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Il dramma dei Padri separati: nasconde la figlia in valigia per poterla portare in vacanza

lentepubblica.it • 30 Agosto 2017

Padri-separatiCodici: i giudici continuano a creare padri separati poveri e frustrati e figli orfani di padre, vengano chiamati a responsabilità.


In Italia ci sono voluti decenni affinchè la struttura della famiglia divenisse più equilibrata e bilanciata, non scaricando più la responsabilità dell’educazione dei figli e della gestione familiare unicamente sulle spalle della donna – madre.

 

Ebbene, ora che gli uomini in quanto padri vogliono essere sempre più presenti nella vita dei propri figli, perché padri si è per sempre a prescindere da come vada una relazione, sono costretti invece a rivendicare, spesso con gesti assurdi, il proprio ruolo perché negatogli da sentenze standardizzate.

 

Un uomo che arriva a nascondere come un ladro la propria figlia in una valigia per portarla in vacanza e farle trascorrere dei giorni felici in un contesto di quotidianità, che spesso ci si sogna, significa che è arrivato all’esasperazione.

 

Come si può pensare che i giudici abbiano fatto un buon lavoro, se poi costringono un padre a fare queste cose assurde. Di assurdo c’è l’evidente discriminazione di questi ultimi, oramai completamente distanti dalla realtà, chiusi in un circolo di provvedimenti stereotipati che sono violenti ed incivili. La bi genitorialità non va elemosinata ma spetta di diritto ad entrambi i genitori.

 

Senza trascurare il fatto che queste decisioni stanno determinando due atteggiamenti molto pericolosi e dannosi per la società nel suo complesso, ovvero: i giovani padri sempre più esacerbati rischiano di essere attratti da una spirale di vendetta e violenza. I giudici non si rendono conto che stanno mettendo un immaginario, e ci auguriamo rimanga tale, fucile tra le braccia di questi padri.

 

Perché le loro motivazioni ed esigenze non vengono ascoltate e raccolte, abbiamo sempre parlato negativamente degli uomini assenti e che non si assumono le proprie responsabilità di padri, mentre ora che lo vogliono fortemente, paradossalmente gli viene impedito.

 

In secondo luogo, si sta “castrando” il maschio italico che sempre più, al solo pensiero di prolificare con una donna che poi gli dimezzerà lo stipendio e lo costringerà a vivere in povertà ed infelicità, si astiene da qualsivoglia relazione duratura e dal procreare.

 

Si stia ben attenti a non cristallizzare ulteriormente questo tipo di decisioni fino ad arrivare ad un punto di rottura, le conseguenze potrebbero essere rovinose.

 

Bisogna cominciare a chiamare a responsabilità questi giudici che con estrema superficialità continuano a creare padri poveri e frustrati e figli orfani di padre.

 

In Italia sussiste un palese abuso della espropriazione della potestà genitoriale del padre contro cui Codici si batte da sempre, anche attraverso le nostre campagne e la petizione per chiedere di rendere noti i dati statistici sugli affidamenti dei minori, tra cui le percentuali di collocamento (prevalente) presso la madre in regime di affido condiviso oppure presso il padre.

 

Per avere un quadro della situazione in merito, firmate la nostra petizione al link sottostante:

 

http://codici.org/home/petizioni/affidamenti-dei-minori-codici-si-rendano-pubblici-i-dati-statistici.html

 

Rimaniamo inoltre a disposizione per le vostre segnalazioni ai seguenti link:

 

http://codici.org/voglio-papa.html

 

http://codici.org/le-rubriche/legalita/codici-campagna-voglio-papa-la-via-europea-alla-giustizia-dei-padri.html

 

http://codici.org/component/k2/codici-denuncia-la-distorsione-delle-consulenze-tecniche-in-tema-di-separazione-dei-genitori-ed-affidamento-dei-figli-e-i-suggerimenti-degli-studi-legali-il-consiglio-superiore-della-magistratura-intervenga.html

Fonte: CODICI (www.codici.org)
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