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Piano Nazionale Scuola digitale: per una scuola più digitalizzata

lentepubblica.it • 11 Febbraio 2022

Piano Nazionale Scuola digitaleIl Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è un documento stilato dal Ministero dell’Istruzione per rinnovare la scuola all’era digitale. Vediamo di cosa si tratta.


Piano Nazionale Scuola Digitale: il PNSD è una parte fondamentale de La Buona Scuola (legge 107/2015), che punta all’innovazione del sistema scolastico, per introdurre maggiori opportunità per l’educazione digitale.

Vediamo di cosa si tratta nello specifico.

Piano Nazionale Scuola Digitale: cos’è

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è un documento creato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, utile al rinnovo del sistema scolastico, per renderlo maggiormente digitale.
Si tratta di un piano dalla valenza pluriennale e contribuisce a catalizzare l’impiego di più fonti di risorse, a favore dell’innovazione digitale.

Tra i fondi troviamo:

  • Fondi strutturali Europei (PON Istruzione 2014/2020), ovvero i fondi della programmazione europea;
  • Fondi stanziati dalla legge de La Buona Scuola;
  • Altri fondi specifici che vengono stanziati dal Ministero dell’Istruzione.

Il Piano è utile anche a generare connessioni e a creare collaborazioni tra le varie risorse e progettualità impegnate e condotte da MIUR e quelle di altri Ministeri, uffici governativi, Regioni ed enti locali.

Si tratta di un progetto che vuole creare un impatto in tutto il Paese, dal nord al sud.

Piano Nazionale Scuola Digitale: come si articola

Piano Nazionale Scuola digitaleSono tanti gli obiettivi stilati, eccone alcuni:

  • Realizzare attività per lo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, anche con la collaborazione di università e organismi del terzo settore;
  • Potenziare gli strumenti didattici e dei lavoratori per migliorare la formazione;
  • Adottare nuovi strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza, la condivisione dei dati e lo scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti;
  • Potenziare le infrastrutture di rete, con riferimento alla connettività nelle scuole;
  • Valorizzare le esperienze delle istituzioni scolastiche, attraverso la promozione di una rete nazionale di centri di ricerca e formazione;
  • Definire dei criteri per l’adozione di testi didattici in formato digitale.

Perché è stato sviluppato?

Il Piano Nazionale Scuola Digitale nasce per incrementare l’utilizzo di tecnologia all’interno delle scuole, ma anche per altri motivi, tra cui:

  • Personalizzare l’apprendimento a seconda dei bisogni degli alunni (specialmente quelli con bisogni educativi speciali);
  • Dare la possibilità di effettuare ricerche approfondite, per poi condividerle in tempo reale;
  • Cercare di combattere la dispersione scolastica, incrementando la motivazione e il coinvolgimento degli studenti;
  • Introdurre strumenti didattici interattivi che possano semplificare la comprensione di certi argomenti.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale e l’Osservatorio per la scuola digitale

A controllare il tutto, c’è l’Osservatorio per la scuola digitale, organismo nato nel 2000, col nome di Osservatorio tecnologico.
Si tratta di un supporto telematico che aiuterà a raccogliere i dati del processo di digitalizzazione delle scuole, soprattutto per

  • la dematerializzazione dei servizi (siti, portali, registri);
  • la dotazione tecnologica dei laboratori e delle biblioteche (connessioni, presenza di computer e proiettori);
  • le dotazioni tecnologiche delle aule (connessione, devices).
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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