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Posta certificata e nuove opportunità nel lavoro dell’avvocato

lentepubblica.it • 6 Novembre 2017

avvocatoCome cambiano i tempi e, soprattutto, come si evolvono le professioni, anche quelle più tradizionali, seguendo i ritmi del web e le sue ondate di novità. La tecnologia multimediale si è rivelata essere uno strumento potentissimo per fornire nuovi strumenti agli utenti. In ogni campo.


 

Prendiamo ad esempio il settore legale: anche in un segmento all’apparenza così conservatore, le novità nate in seno alla rete internet hanno portato stravolgimenti. Ad esempio in tema di assistenza e consulenza legale anche a distanza.

 

La normativa in tema di consulenza legale infatti, prevede, partendo da una legge molto datata, che quando un avvocato deve operare presso una autorità giudiziaria con sede in una circoscrizione di tribunale differente da quella di riferimento del suo albo professionale, egli è obbligato ad eleggere domicilio nel luogo in cui ha sede l´autorità giudiziaria in questione.

 

Per fare un esempio pratico quindi, un legale che sia iscritto all’albo di Milano e che sarà chiamato ad operare presso una autorità giudiziaria con sede  in altra città, dovrà eleggere domicilio presso il luogo in cui ha sede il giudizio in corso. O almeno, fino a qualche tempo fa era così.

 

Perché con l’avvento della cosiddetta PEC, la posta elettronica certificata che in Italia è diventata obbligatoria per tutti i professionisti già da qualche anno, le cose sono profondamente cambiate e si assiste ad una semplificazione delle procedure.

 

Come si può leggere sul portale che fornisce una guida approfondita in tema di materia giuridica, Consulenza Legale Italia, dove l’avvocato spiega bene questo concetto, si tratta di un qualcosa che, fuori dal linguaggio giuridico e cercando di semplificare al massimo così da renderlo comprensibile anche a chi non abbia dimestichezza con la materia, consente di avere assistenza e consulenza legale anche a distanza.

 

Nella pratica è possibile, ad oggi, a seguita dell’introduzione della PEC che ormai è realtà da qualche anno, la notificazione a mezzo posta elettronica certificata. Va ricordato che le PEC sono indirizzi di posta elettronica che consentono la notifica di comunicazioni ed atti con lo stesso valore giuridico di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

 

Per questo, in ottica semplificazione, la tendenza della normativa attuale è quella di favorirne al massimo il ricorso; non a caso nel 2012 una legge apposita ne ha decretato l’obbligatorietà per tutte le imprese.

 

Sempre in ottica giuridica, per rimanere sul tema, è previsto il ricorso alla posta elettronica certificata anche per rendere effettivi gli atti di controparte, impugnazioni, ricorsi e azioni legali. Il tutto nell’ambito del processo telematico.

 

Norme nate per imprimere una svolta soprattutto nell’ambito dei processi civili, anche considerando la mole di lavoro cui i tribunali sono sottoposti; il tutto ovviamente nell’ottica di uno snellimento della burocrazia e di una velocizzazione dei processi.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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