Quando entra in vigore il decreto sicurezza? Mercoledì 28 novembre la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il decreto Sicurezza. Quali sono gli scenari adesso? Quali sono i termini per l’entrata in vigore della nuova legge?
Dato che è stata approvata dalla Assemblea della Camera dei Deputati la legge di conversione del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 118, in materia di immigrazione e sicurezza pubblica, l’entrata in vigore si applica al provvedimento precedentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e non alle modifiche applicate dalla legge di conversione
Ci spieghiamo meglio: la legge prevede che il decreto è pubblicato, in primo luogo in Gazzetta ufficiale, e ad emanarlo è il Presidente della Repubblica. Da quel momento è già in vigore a tutti gli effetti.
Dopo 60 giorni, il Parlamento lo converte in legge dello Stato. Pena la sua decadenza.
Essendo ieri stato effettuato questo iter di conversione, la legge è già praticamente in vigore a tutti gli effetti a partire dal 5 Ottobre 2018, giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Dopo il via libera del Senato, la Camera ha apptovato in via definitiva il provvedimento, che introduce una serie di novità in tema di immigrazione e sicurezza. Esulta la Lega, non il M5S.
Dopo aver incassato il voto di fiducia, il decreto sicurezza viene approvato in via definitiva alla Camera con 396 sì e 99 no. Oltre alla maggioranza si esprimono a favore del provvedimento anche FdI e FI. La Lega esulta con una “ola” in Aula, mentre i deputati M5S restano immobili. Il Pd, insieme a LeU, fa interventi fiume anche sui vari ordini del giorno e protesta con maschere bianche sul volto.
Le novità (Clicca e leggi il testo) che arrivano con il dl Sicurezza sono tante. Di fatto con l’entrata in vigore delle nuove norme viene abrogato l’istituto del permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Ecco un riepilogo delle misure:
Si abroga il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da ‘permessi speciali’ temporanei, 6 le fattispecie previste: motivi di salute di particolare gravità; calamità nel paese d’origine; atti di valore civile; vittime di tratta; violenza domestica; e grave sfruttamento.
La durata massima del trattenimento degli stranieri nei Centri di permanenza per il rimpatrio passa da 90 a 180 giorni. Si introduce la possibilità di trattenere i migranti in attesa di espulsione in altre strutture di Ps, in mancanza di posti nei Cpr, e la possibilità di trattenere i richiedenti asilo negli hotspot.
Si amplia la platea di reati che comportano la negazione o revoca della protezione internazionale: violenza sessuale, lesioni gravi, rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. Al Senato si era aggiunto il reato di furto in abitazione, anche non aggravato.
La cittadinanza italiana viene revocata ai condannati per reati di terrorismo.
Esame immediato della domanda di protezione internazionale per i richiedenti che hanno in corso un procedimento penale per un reato che in caso di condanna definitiva comporterebbe il diniego della protezione. L’esame scatta per chi ha già una condanna anche non definitiva. In caso di diniego il richiedente deve lasciare l’Italia.
Potranno accedervi solo i titolari di protezione internazionale e minori non accompagnati. Chi è già nel sistema vi rimarrà fino alla conclusione dei progetti.
Si ampliano i termini (da 2 a 4 anni) per l’istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, che verrà concessa solo se si conosce l’italiano.
Esame accelerato delle domande di protezione per chi proviene dai paesi inseriti nella lista.
Controllo con il braccialetto elettronico degli imputati per maltrattamenti in famiglia e stalking.
Norma voluta dall’antiterrorismo per prevenire attentati con auto e camion contro la folla. I dati di chi stipula contratti di noleggio devono essere preventivamente comunicati alle forze di Polizia.
Si prevede la sperimentazione della pistola a impulsi elettrici anche per i corpi di polizia municipale di tutti i capoluogo di provincia.
Si estende il Daspo per le manifestazioni sportive agli indiziati di terrorismo e si può applicare il Daspo urbano anche nei presidi sanitari e in aree destinate a mercati, fiere e spettacoli pubblici
Sanzioni più severe per chi promuove od organizza l’occupazione di immobili (da 2 a 4 anni) e estensione dell’uso di intercettazioni nelle indagini nei loro confronti.
Introduzione del reato di ‘esercizio molesto dell’accattonaggio (fino a 6 mesi che aumenta a 3 anni nel caso si impieghino minori) e sanzioni più aspre per i parcheggiatori abusivi: in caso di utilizzo di minori o di recidiva scatta l’arresto e si rischia un anno di carcere.
I primi cittadini potranno disporre, fino a 30 giorni, limitazioni agli orari di vendita degli esercizi commerciali interessati da “fenomeni di aggregazione notturna” anche in zone non centrali.
Le società sportive dovranno versare più soldi per garantire la sicurezza negli stadi. La percentuale della vendita dei biglietti che dovrà essere destinata a questo scopo passa dall’1-3% al 5-10%
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it