Si tratta di una delle misure che il Governo aveva già annunciato durante la campagna elettorale e che, adesso, porta a compimento tramite il Decreto Lavoro: sta per arrivare l’addio definitivo al Reddito di Cittadinanza.
La novità è contenuta, come abbiamo appena anticipato, all’interno del Decreto Lavoro approvato ieri, 1° maggio 2023, dal Consiglio dei Ministri.
Nella giornata del 1° maggio sono stati infatti approvati alcuni decreti legge che disciplinano l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro ma anche norme generali in materia di lavoro. Scopriamo quali sono le novità in materia di Reddito di Cittadinanza.
Si ricorda che il Reddito di Cittadinanza risultava introdotto nella normativa italiana con il Decreto Legge n°4 del 28 gennaio 2019: un reddito minimo garantito che ammortizzatore sociale prevedeva l’obbligo di essere assistiti da “Navigator”/Assistenti Sociali/Centro Impiego per il reinserimento nel mondo del lavoro.
Una misura osteggiata dall’attuale maggioranza di Governo già dalla campagna elettorale e che adesso sparirà definitivamente.
Il Reddito di Cittadinanza, dunque, cesserà di esistere ufficialmente il 1° gennaio 2024: ma già da agosto inizierà il suo percorso di smantellamento.
Il RdC sarà adesso sostituito da un più limitato “assegno di inclusione“. Nello specifico si farà distinzione tra i cosiddetti “occupabili” e chi non può lavorare. Pertanto:
Chi riceve un’offerta di lavoro deve accettarla, altrimenti perde il beneficio, nei seguenti casi:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it