Cifre alla mano, delle misure di contrasto alla povertà hanno già usufruito 251.000 famiglie, pari a circa 870.000 persone. Interessante anche l’importo del ReI, che si è rivelato strumento più generoso dei precedenti: 297 euro erogati in media, contro i 245 del SIA.
Il Reddito di inclusione (REI) è la misura nazionale di contrasto alla povertà che può essere richiesta dal 1° dicembre 2017. Si compone di due parti:
Dal 1° gennaio 2018 il REI ha sostituito il SIA (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione). La norma che ha dato attuazione alla misura è il Decreto Legislativo 147 del 2017.
I Comuni, in forma singola o associata, sono con l’INPS i soggetti attuatori della misura. In particolare i Comuni, coordinati a livello di Ambiti territoriali, sono responsabili della definizione dei progetti personalizzati di attivazione sociale e lavorativa, ovvero della presa in carico dei nuclei familiari attraverso un’analisi multidimensionale delle problematiche e dei bisogni.
Gli Ambiti territoriali, inoltre, identificano i punti di accesso al REI presso i quali è offerta informazione, consulenza e orientamento ai nuclei familiari sulla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali e, qualora ricorrano le condizioni, assistenza nella presentazione della domanda.
Le funzioni dei Comuni e degli Ambiti territoriali per l’attuazione della nuova misura di contrasto alla povertà riguardano in particolare i seguenti aspetti.
In allegato il testo completo delle linee guida.
Fonte: Ministero del Lavoro