I vantaggi offerti alle nuove attività dalla Riforma del Regime dei Minimi 2015: requisiti, platea dei beneficiari. ed esempi di calcolo sul risparmio.
Il nuovo Regime dei Minimi previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (commi 23-31 dell’articolo 9) introduce alcuni vantaggi per le nuove attività. Più in particolare, i contribuenti che da gennaio avvieranno un nuovo business potranno godere di la riduzione di 1/3 (comma 12) nei primi tre anni di attività del reddito imponibile, che costituisce il criterio per definire l’imposta da versare con aliquota sostitutiva a forfait del 15%. Per calcolarlo, il Regime dei Minimi 2015 applica un coefficiente di redditività (comma 11) variabile per attività:
Per capire quanto si risparmia, si può calcolare l’imposta in modo standard e poi sottrarvi un terzo, oppure applicare direttamente un coefficiente ridotto di un terzo.
Questa opzione può essere estesa anche a chi si trova in un precedente regime agevolato e che, a parità di requisiti, voglia esercitarla (comma 34). Possono dunque beneficiare di tale riduzione i nuovi contribuenti minimi per i primi tre anni di permanenza nel nuovo regime fiscale di vantaggio, ma anche i vecchi contribuenti minimi a patto che rientrino nel primo triennio di attività.
L’attività da esercitare non deve costituire in nessun modo mera prosecuzione di altra attività precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attività precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o professioni. Si considera mera prosecuzione l’attività che, pur cambiando veste formale, viene esercitata in sostanziale continuità rispetto, ad esempio nello stesso luogo, con gli stessi clienti, utilizzando gli stessi beni strumentali. Nei tre anni precedenti all’inizio dell’attività, il contribuente non deve avere neanche esercitato attività artistica, professionale o d’impresa, neppure in forma associata o familiare.
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Francesca Vinciarelli
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