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Rialzo del tetto al contante: tutte le informazioni sulla misura

Orefice Giuseppe • 16 Novembre 2022

rialzo-tetto-contanteAll’interno del Decreto Aiuti Quater era presente una misura che ha fatto particolarmente discutere, ma successivamente rimossa dalla bozza: quella del rialzo del tetto al contante.


Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha  infatti approvato il cosiddetto decreto-legge “Aiuti Quater” che introduce misure urgenti in materia di energia elettrica, gas naturale e carburanti.

Il decreto prevede fondi pari a circa 9,1 miliardi di euro, provenienti dall’extragettito fiscale, così da poter finanziare le nuove misure contro il caro-energia.

All’interno del Decreto Aiuti Quater troviamo diverse misure come la proroga dei crediti d’imposta e del taglio delle accise, e altre misure pensate per il caro-energia.

Tuttavia una di queste misure inzialmente introdotte ma poi sparite dal testo ha fatto e continua a fare discutere: parliamo del rialzo del tetto al contante.

Parliamo di una misura sparita dalla bozza del Decreto ma che potrebbe rientrare comunque nella prossima Legge di Bilancio, quindi cerchiamo di capire di cosa si tratta.

Rialzo del tetto al contante: tutte le informazioni sulla misura

Quindi, in estrema sintesi, dal 1° gennaio 2023 la soglia massima per il pagamento in contanti passa da 1.000 a 5.000 euro.

In seguito alle modifiche alla normativa antiriciclaggio, a partire dal 25 giugno 2008 qualsiasi pagamento in contanti non poteva superare i 12.500 euro (D.L. n. 112/2008). Tale limite è stato diminuito dal 31 maggio 2010 a 5.000 euro; il 13 agosto 2011 il limite è stato fissato a 2.500 euro; il 6 dicembre 2011, il limite è stato fissato a 1.000 euro, mentre dal 2016 il limite è salito a 3.000 euro. Il limite dal 1 luglio 2020 è diventato di 2.000 euro.

La somma prevista, come anticipato, a partire dal 1° gennaio 2023 doveva essere di 1.000 euro, somma che adesso viene alzata a 5.000 euro, riportanto il valore massimo ai dati precedenti alla fine di maggio del 2010.

Aiuta l’evasione oppure no?

Ad accendere lo scontro politico è stata l’opposizione, dal PD al M5S, che accusano questa misura di facilitare l’evasione fiscale.

“È una proposta che non condividiamo in alcun modo, è in totale controtendenza con quanto deciso in questi anni in Italia e in gran parte dei Paesi europei per ridurre progressivamente l’uso del contante e spingere la tracciabilità dei pagamenti e la lotta all’economia sommersa”, ha detto Antonio Misiani, responsabile economico del PD.

Secondo Giuseppe Conte, leader del M5S alzare il tetto del contante significa “premiare chi va in giro a fare pagamenti con 10mila euro di banconote in una valigetta”, e non sono persone povere, perché quelle “di solito non vanno in giro con 10mila euro in contanti in tasca.

A rispondere alle critiche in primo luogo è stata la premier Giorgia Meloni, che sostiene che “Non c’è nessun nesso tra i limiti all’utilizzo del contante e l’evasione fiscale, per questo il Governo innalzerà il tetto attuale dei 3.000 euro che oltretutto penalizza i più poveri”.

Inoltre anche il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini condivide e sostiene che l’innalzamento in quanto porterebbe “il buonsenso, più libertà e meno burocrazia”.

Le transazioni digitali nell’UE sono in crescita

Secondo i dati elaborati da Avvenire, l’Italia è terzultima nell’Unione europea per uso di carte. Gli italiani usano banconote e monete per l’86% della loro spesa. La media europea di uso di carte di credito, di debito e di altri strumenti è del 74%.

Di contro, secondo i dati riportati dalla Fondazione OpenPolis le transazioni fatte con metodi diversi dal denaro contante sono in generale in crescita all’interno dell’area euro.

Secondo la banca centrale europea (Bce), il numero di pagamenti nel 2021 è incrementato del 12,5% rispetto all’anno precedente. Una crescita in termini di valore delle transazioni pari al 18,6%. Il 49% di questi pagamenti risulta effettuato tramite le carte, il 22% da bonifici e il 20% da contrazione diretta di debito.

Un aumento che, sempre secondo la Bce, è stato in qualche modo causato anche dalle restrizioni dovute alla crisi pandemica, che hanno reso i metodi di pagamento virtuale più convenienti per i cittadini. Il contante ha però avuto un ruolo di riserva di valore più che di mezzo per effettuare dei pagamenti. Sono infatti diminuiti i pagamenti ma è aumentata la richiesta di banconote.

I risultati del nostro sondaggio su Telegram

Per l’occasione  abbiamo lanciato un sondaggio sul nostro canale Telegram su questo argomento decisamente sentito dai cittadini.

Il quesito che abbiamo posto ai lettori è il seguente:

Rialzo del tetto al contante a 5000 euro: scelta di libertà o aiuto agli evasori?

I risultati al momento danno ragione a chi pensa che la misura aiuterebbe gli evasori fiscali:

  • Scelta di libertà – 26%
  • Aiuto agli evasori  – 59%
  • Non saprei – 15%

Per partecipare a questo e ad altri sondaggi e per rimanere aggiornati con le nostre news e sulle nostre iniziative cliccate qui ed iscrivetevi subito al nostro canale Telegram.

 

 

Fonte: articolo di Giuseppe Orefice
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