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Sanità: ancora caos sulle risorse per i nuovi LEA

lentepubblica.it • 15 Luglio 2016

LEA 2016Cresce allarme di Federconsumatori per le recenti previsioni di spesa e per le connesse previsioni di risparmio. In concreto, ci troviamo di fronte a un  drastico e non  accettabile definanziamento dei nuovi livelli essenziali di assistenza e della sanità pubblica.

 

In particolare non è possibile comprendere quali saranno le prestazioni coperte da SSN, quali le ipotesi di aumento dei nuovi ticket. Federconsumatori chiede di fare chiarezza su questa materia delicata e rilevante. Non è tollerabile l’ipotesi di drastica riduzione delle prestazioni ai pazienti, così come non sono ammissibili i paletti imposti dalle cosiddette condizioni di erogabilità, in particolare sulle limitazioni di prestazioni sia in termini di prescrivibilità che in termini di rimborsabilità a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Non solo.

 

Federconsumatori chiede di rendere esplicite, trasparenti e comprensibili a tutti quante e quali reali risorse economiche saranno destinate alla sanità pubblica. Nel dettaglio chiediamo che sia specificato per ogni risorsa la fronte e il rispettivo vincolo di destinazione. Non tollereremo altri tagli. In questo modo si sta cancellando, di giorno in giorno, l’universalità della sanità pubblica e, insieme ad essa, i diritti e la dignità dei cittadini.

 

I Livelli essenziali di assistenza (LEA), vale a dire le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale, sono stati definiti con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 novembre 2001, entrato in vigore il 23 febbraio 2002.

 

I LEA sono organizzati in tre grandi aree:

 

 

  • l’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, che comprende tutte le attività di prevenzione rivolte alle collettività ed ai singoli (tutela dagli effetti dell’inquinamento, dai rischi infortunistici negli ambienti di lavoro, sanità veterinaria, tutela degli alimenti, profilassi delle malattie infettive, vaccinazioni e programmi di diagnosi precoce, medicina legale)
  • l’assistenza distrettuale, vale a dire le attività e i servizi sanitari e sociosanitari diffusi capillarmente sul territorio, dalla medicina di base all’assistenza farmaceutica, dalla specialistica e diagnostica ambulatoriale alla fornitura di protesi ai disabili, dai servizi domiciliari agli anziani e ai malati gravi ai servizi territoriali consultoriali (consultori familiari, SERT, servizi per la salute mentale, servizi di riabilitazione per i disabili, ecc.), alle strutture semiresidenziali e residenziali (residenze per gli anziani e i disabili, centri diurni, case famiglia e comunità terapeutiche)
  • l’assistenza ospedaliera, in pronto soccorso, in ricovero ordinario, in day hospital e day surgery, in strutture per la lungodegenza e la riabilitazione, e così via.
Fonte: Federconsumatori
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