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L’inquinamento atmosferico nelle città prolifera anche nelle vacanze natalizie

lentepubblica.it • 28 Dicembre 2016

smogL’inquinamento atmosferico ha un impatto significativo sulla salute dei cittadini europei, in particolare nelle aree urbane.

 

 


 

Mentre la qualità dell’aria sta lentamente migliorando, l’inquinamento atmosferico rimane il più grande pericolo per la salute ambientale in Europa, con una conseguente minore qualità della vita a causa di malattie e una stima di 467mila morti premature ogni anno.

 

“Le riduzioni di emissioni hanno portato a miglioramenti nella qualità dell’aria in Europa, ma non abbastanza per evitare danni inaccettabili per la salute umana e l’ambiente. Abbiamo bisogno di affrontare alla radice le cause di inquinamento atmosferico, che richiede una trasformazione fondamentale e innovativo dei nostri sistemi di mobilità, dell’energia e degli alimentari”, spiega Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Agenzia europea.

 

E’ quanto emerge dal rapporto ‘Qualita’ dell’aria in Europa 2016′, pubblicato oggi dall’Agenzia europea per l’ambiente (Eea).

 

Molti emiliano-romagnoli sono in ferie, ma lo smog no. Negli ultimi giorni, nonostante i giorni di festa, le polveri sono tornate a superare i valori di legge in diverse zone della regione.

 

Il giorno di Santo Stefano, tutta l’Emilia a ovest di Bologna era in rosso: le medie rilevate da Arpa sulle 24 ore davano concentrazioni sulle Pm10 di 51 microgrammi per metro cubo a Piacenza, 54 a Reggio Emilia e 55 a Parma.

 

Ancora peggio in provincia di Modena, dove la centralina coi valori più elevati (Remesina) ha toccato una media di 66 microgrammi per metro cubo. Ma la maglia nera va a Ferrara, con 68 microgrammi. Meglio invece Bologna, entro le norme con i 41 di San Pietro Capofiume nella pianura.

 

Appena entro i limiti le Pm10 nelle province romagnole: 50 microgrammi a Ravenna, 49 a Rimini, 47 Forlì-Cesena. Leggermente meglio il giorno di Natale. A sforare, oltre alla solita Ferrara (55 microgrammi per metro cubo), sono state Rimini (idem), Reggio Emilia (51) e soprattutto Ravenna, con 59 microgrammi. Il giorno della vigilia a segnare rosso era stata invece la sola provincia di Forlì-Cesena con 51 microgrammi.

 

 

Fonte: Agenzia DIRE (www.dire.it)
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