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Spesometro delle vendite online nel 2019: le novità dal Decreto Crescita

lentepubblica.it • 8 Aprile 2019

spesometro-vendite-online-2019Spesometro delle vendite online nel 2019: ecco quali sono le novità in merito al nuovo adempimento previsto dal cosiddetto Decreto Crescita.


Il Decreto Crescita, in buona sostanza, prevede una nuova disciplina per la vendita di beni tramite piattaforme digitali.

A partire dal 1° luglio 2019, potrebbe scattare un nuovo adempimento fiscale già ribattezzato Spesometro vendite online: l’obbligo di inviare all’Agenzia delle Entrate una nuova Comunicazione IVA.

Esterometro, istruzioni Agenzia Entrate su procedure ed esenzione

L’intervento antifrode è volto a favorire la compliance in materia di Iva sul commercio elettronico. In tale ottica, l’articolo 11-bis del dl n. 135/2018, convertito nella legge n. 12/2019, ha attribuito alle piattaforme digitali che facilitano le vendite a distanza di telefoni cellulari, tablet e computer il ruolo di soggetti che comprano e rivendono i beni al consumatore finale.

Gli Stati potrebbero, secondo i calcoli, riuscire a recuperare i 5 miliardi di euro di introiti fiscali persi nel settore ogni anno, una cifra che arriverebbe a 7 miliardi di euro entro il 2020.

Dovrà essere trasmesso, a cadenza trimestrale, una comunicazione contenente, per ciascun fornitore, i seguenti dati:

  • la denominazione, la residenza o il domicilio e l’indirizzo di posta elettronica;
  • il numero totale delle unità vendute in Italia;
  • per le unità venute in Italia – a scelta del soggetti passivo – il totale dei prezzi di vendita o il prezzo medio di vendita.

Ricordiamo, infine che dal 2021 un portale europeo per l’IVA sulle vendite online, sportello unico digitale che faciliti l’operazione: i prossimi passi e la norma.

In pratica nascerà uno sportello unico europeo, una vera e propria piattaforma digitale che sostanzialmente fa da intermediario garantendo il pagamento dell’imposta ed eliminando una serie di passaggi (a partire dalla necessità di registrarsi ai fini IV nei diversi stati).

Le piattaforme dovranno tenere i registri delle vendite, aiutate a loro volta dal portale IVA online.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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