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Superbonus: come cambia col Decreto Aiuti Quater

lentepubblica.it • 21 Novembre 2022

superbonus decreto aiuti quaterDopo l’approvazione del pacchetto di misure, contenute nel Decreto Aiuti Quater, cambia anche il Superbonus: vediamo come.


Superbonus Decreto Aiuti Quater: il Governo Meloni ha approvato il Decreto Aiuti Quater, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
All’interno del decreto, troviamo nuove misure per i cittadini e le imprese con fondi pari a 9,1 miliardi di euro.

Ci sono grosse novità anche per quanto riguarda il Superbonus, che cambia forma. Vediamo quali sono.

Superbonus Decreto Aiuti Quater: ecco tutte le novità

L’obiettivo del Governo Meloni è stato quello d’intervenire su una misura considerata esosa per lo Stato.

Nel Decreto Aiuti Quater, è stata ridotta la quota della spesa edile che può essere coperta dall’incentivo, passando dal 110% al 90% per il 2023. La quota si ridurrà progressivamente al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Le modalità e le scadenze, però, variano a seconda delle unità abitative. Ecco nel dettaglio.

Condomini

Lo spartiacque per i condomini è la presentazione della Comunicazione d’Inizio Lavori (CILAS).

Se la CILAS è stata presentata prima del 25 novembre, in condomini che hanno adottato la delibera sui lavori prima di questa data, le date e gli importi sono i seguenti:

  • 110% per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
  • 70% per il 2024 e 65% nel 2025.

Per i condomini che, invece, faranno la CILAS oltre il 25 novembre, le scadenze saranno le seguenti:

  • 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022;
  • 90% per il 2023, 70% per il 2024 e 65% per il 2025.

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Abitazioni singole

In questo caso, lo spartiacque è stato fissato al 30 settembre.

Chi, entro quella data, ha completato almeno il 30% dei lavori, potrà accedere al Superbonus 110% per le spese fino al 31 marzo 2023, previa presentazione di una dichiarazione del direttore lavori, che attesti il requisito.

Chi non ha rispettato la scadenza, per le spese effettuate dopo il 30 giugno potrà godere solo di bonus minori.

Per chi, invece, inizierà i lavori a partire dal 1° gennaio 2023, spetterà il Superbonus al 90% fino al 31 dicembre 2023, a patto che l’abitazione sia principale e che il beneficiario abbia un reddito di riferimento inferiore ai 15mila euro.

Case popolari

Per quanto riguarda le case popolari, il calendario è rimasto invariato e prevede la scadenza alla fine del 2023 con il test sull’avanzamento dei lavori fissato al prossimo 30 giugno.

Ecco un riepilogo:

  • Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2023 per gli edifici che abbiano eseguito almeno il 60% dell’intervento in data 30 giugno 2023;
  • Scadenza fissata al 30 giugno 2023, per chi non avrà raggiunto il 60%.

Zone terremotate

Per le aree colpite da eventi sismici, a prescindere dal tipo di immobile, il 110% è stato prolungato, ma ad alcune condizioni.
Saranno inclusi tutti i tipi di immobili che appartengono a Comuni colpiti da terremoti, verificatasi dal 1° aprile 2009, nei quali è stato dichiarato lo stato d’emergenza.

Si potrà accedere al Superbonus 110% sulle spese sostenute fino al 2025, solo per la parte eccedente l’eventuale contributo per la ricostruzione.
Se si rinuncia al contributo per la ricostruzione, invece, è previsto il 110% fino al 31 dicembre 2025, con una spesa maggiorata del 50%.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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