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Imprese: esempi dalla Francia per rafforzare la trasparenza fiscale

lentepubblica.it • 12 Maggio 2015

franciaIl Governo francese ha indicato la sua volontà di affrontare la mancanza di fiducia tra le imprese e le autorità fiscali. In un nuovo report “Migliorare i rapporti tra amministrazione fiscale e imprese,” il Governo dice che per “investire, innovare e assumere, gli operatori economici hanno bisogno di stabilità, sicurezza e trasparenza”. Viene inoltre definita una serie di misure destinate a creare un migliore rapporto tra Stato e imprese, che possano aiutare le imprese e ridurre le frodi fiscali.

 

Quattro misure pro-trasparenza fiscale
Il report, in particolare, analizza quattro nuove misure che possono rinforzare il contesto di trasparenza nel quale le imprese possono agire.
La prima misura è relativa alla mappa delle strutture fiscali abusive resa ora disponibile. In pratica, le imprese possono identificare in anticipo, per una migliore prevedibilità fiscale, alcune pratiche che l’amministrazione tratta come abusive o fraudolente.  17 di queste pratiche illecite saranno anche pubblicate sul sito della Direzione Generale delle Finanze Pubbliche in modo tale che le imprese siano consapevoli dei rischi che corrono se seguono questi schemi illegali. La seconda misura riguarda il piano di controllo delle imprese con modalità di controllo trasparenti e costruttive. Un pacchetto di 10 impegni permetterà, in caso di inizio di un controllo, di favorire il dialogo del Fisco con le imprese per una definizione concordata delle modalità di verifica. La terza misura fa riferimento al Comitato nazionale degli esperti, composto da professionisti fiscali come magistrati, professori di diritto tributario, che fornirà una consulenza all’Amministrazione per i dossier particolarmente complessi. Al fine di facilitare il dialogo sulle liti riguardanti l’ammissibilità di alcune spese al credito d’imposta per la ricerca, l’impresa può presentare una domanda di conciliazione prima della fine del controllo. Valuterà la domanda il comitato consultivo costituito da un magistrato, da un rappresentante dell’amministrazione fiscale e da un esperto che dispone delle competenze tecniche adatte alla specificità del credito d’imposta legato alla ricerca o all’innovazione.

 

Rendere le verifiche fiscali più efficaci
L’amministrazione fiscale francese ha sempre avuto l’obiettivo di rendere il controllo fiscale delle imprese meno conflittuale e ha redatto, a partire dal 1975, la Carta dei diritti e degli obblighi del contribuente sottoposto a verifica.  Questo documento spiega come si svolge un controllo  e quali sono i diritti di colui che è sottoposto a controllo.  Ogni impresa può far riferimento a questa carta. Il Fisco francese ha disposto 10 regole per rendere il controllo fiscale più sereno. La prima regola prevede la preparazione del controllo con l’impresa, la seconda la definizione delle modalità ottimali del controllo, la terza è relativa alla individuazione della situazione giuridica, economica e finanziaria dell’azienda, la quarta fa riferimento all’organizzazione di una riunione di sintesi alla fine delle operazioni di verifica in loco. La quinta indica le basi del controllo in modo che l’impresa anticipi i documenti che saranno poi chiesti.  La sesta e la settima regola sono relative alla sicurezza giuridica delle imprese e alla gestione dei tempi per indirizzare le conclusioni del controllo, mentre l’ottava fa riferimento all’offerta di soluzioni presso il superiore nella gerarchia, la nona riguarda il segreto fiscale e l’ultima l’identificazione del funzionario che può offrire assistenza alle imprese dopo il controllo fiscale.

Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate - articolo di Claudia Scardino
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