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Tutele per i Rider, il Governo mette a punto le nuove norme

lentepubblica.it • 16 Gennaio 2019

tutele-rider-governoTutele per i Rider, il Governo accelera per definire le nuove regole per tutelare questi lavoratori: fattorini del cibo a domicilio che al momento lavorano in un regime di anarchia normativo.


Entro marzo saranno pronte le norme che regoleranno il contratto di lavoro i fattorini del cibo a domicilio. I dettagli saranno messi a punto a breve: il governo è orientato a inserire la norma in un Dl di prossima presentazione, probabilmente quello del reddito di cittadinanza.

 

Il governo accelera sulle nuove tutele per i rider, i fattorini del cibo a domicilio, e annuncia che entro marzo saranno pronte le norme che regoleranno il contratto di lavoro di questi lavoratori . E’ il Ministero del Lavoro a imprimere una svolta a una partita che sembrava destinata all’impasse.

 

Tutele Rider, dal Governo segnali di cambiamento

 

Il tavolo convocato dal Governo infatti, che aveva messo insieme piattaforme digitali, rider e sindacati era in stallo da tempo e un accordo sulle nuove tutele attese, rinviato a data da destinarsi. Entro marzo invece, si legge nella nota che segue di poco la sentenza della Corte di Appello di Torino che ha accolto in parte il ricorso di alcuni lavoratori di Foodora,

 

“i lavoratori che effettuano consegne per conto delle app di food delivery saranno assicurati tutele su malattie, infortuni e paga minima”.

 

I dettagli saranno messi a punto a breve, assicura ancora il governo orientato a inserire la norma in un Dl di prossima presentazione, probabilmente quello del reddito di cittadinanza. In una prima bozza di lavoro, per quel che riguarda il capitolo salario, accanto alla paga minima oraria si profilerebbero anche alcune maggiorazioni sia in caso di lavoro notturno che per le attività nei giorni festivi (si ipotizza almeno un 30%) e la definizione di una doppia soglia di impegno di lavoro per i rider, tra un massimo di 35 ore settimanali ad una soglia minima. L’Italia così, annota ancora il Ministero, “si prepara ad essere la prima nazione europea a normare questa professione”.

Fonte: Confcommercio
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