lentepubblica


I vizi della plastica: come eliminarla dalla nostra vita?

lentepubblica.it • 4 Novembre 2019

vizi-plastica-come-eliminarlaSiamo alle porte del nuovo anno e sembra che il Mondo stia nuovamente cambiando. E questa volta l’Occidente sorprende, non con nuove tecnologie, ma con l’umiltà di fare un passo indietro.


I vizi della plastica: come eliminarla dalla nostra vita? La “moda” dell’ecologia, che sta imperversando ormai da anni, sta per diventare un modo di sentire. Non solo il fenomeno di Greta, ma anche normative dell’Unione Europea impongono maggiore attenzione alla natura ed al nostro ambiente.

Non sappiamo ancora quanto gli uomini stiano influenzando il clima del nostro Pianeta, ma una cosa è certa: il mondo è pieno di un materiale che fino ad un secolo fa, era sconosciuto, la plastica. Ed allora si arriverà all’eccesso di eliminare la plastica.

La plastica è un materiale duttile che ci può aiutare a creare prodotti utili ed a bassi costi.

Ciò che dovremmo eliminare è quel comportamento che ci porta a sprecare oggetti in materiali contaminanti.

Ed allora come eliminare la plastica “cattiva” dalla nostra vita?

Cerchiamo di trovare insieme i “vizi” capitali della plastica:

 

  • Il primo è semplice, ci verrà imposto. Dal 2021 l’UE ha vietato piatti, bicchieri, posate e cannucce in plastica.  Come faremo allora? Sarà sufficiente usare altri materiali: ceramiche o carta o plastiche a lunga durata;

 

  • Le bottiglie di plastica, forse il peggiore dei 10 vizi. Come eliminarle? I modi sono innumerevoli. Il primo fra tutti è utilizzare un bicchiere di vetro ed utilizzare l’acqua del rubinetto. Le grandi città sono le più agevolate in questo, le loro acque sono controllare e sterilizzate quotidianamente. Non ci fidiamo? Ci sono depuratori casalinghi che ci permettono di avere acqua filtrata a basso costo. E per le bottiglie che ci accompagnano nei viaggi? Sicuramente il vetro è pesante ed è comunque un usa e getta; ed allora ci sono le borracce. Ormai un fenomeno che tutti conosciamo;

 

  • I contenitori per detersivi e shampoo. Qui la nostra pigrizia ci limita molto. Molte catene vendono sapone e shampoo sfuso. Sarà sufficiente recarsi al punto vendita ed acquistarlo con contenitori che poi riutilizzeremo;

 

  • Rasoi e spazzolini per i denti. Si può risparmiare tantissimo comprando le lamette da barba ed i spazzolini fatti in legno. Non sono di molto più costosi di quelli in plastica;

 

  • Ed ora arriviamo al tormentone degli ultimi anni: i sacchetti di plastica! Questi sono forse i più terribili. Con questi dobbiamo proprio smettere. Ed allora come faremo senza sacchetti? Beh, è possibile comprare al punto vendita delle shopper in cotone personalizzate. Sono riutilizzabili per lungo tempo e sono molto più resistenti. Ma quanto costa il cotone grezzo? Poco più della plastica, ma non ha mai fatto del male a nessuno;

 

  • Le confezioni di prodotti. Tutto è confezionato in plastiche: biscotti, pasta, carne, frutta, verdure, pane, riso. Tutto rigorosamente in plastica; anche le bottiglie di plastica sono confezionate in altra plastica! Qui il cambiamento richiesto è veramente radicale e pervasivo;

 

  • Infine abbiamo i prodotti a lunga durata. Questi prodotti sono i meno temibili perché li compriamo e li usiamo per anni ed alcune volte per tutta la vita. Ma anche qui possiamo fare il nostro. Quest’anno ho ricevuto in dono dalla Società per cui lavoro uno zaino porta computer con logo e sfogliando le istruzioni ne vedevo la composizione; tutte le plastiche e collanti utilizzati sono biodegradabili o riciclabili. Lo zaino lo userò per tanti anni ma anche questo oggetto, a fine vita, non farà del male a nessuno.

 

Sono solo 7 punti ma immaginate quanta plastica eviteremmo ogni settimana se ciascun nucleo familiare adottasse queste misure. La plastica uscirebbe da una visione quotidiana. Sarebbe limitata ad oggetti a lunga durata.

Aspettando le Aziende e le Istituzioni, iniziamo a fare un piccolo passo noi; perché se ci muoviamo noi tutti, le Aziende ci verrebbero incontro immediatamente. Se non per amore della Natura, per amor proprio.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments