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Pensione prima dei 67 anni: ecco come fare

lentepubblica.it • 17 Marzo 2023

Pensione prima dei 67 anniPer ottenere la pensione di vecchiaia, occorre avere 67 anni, ma come fare ad andare in pensione prima di quest’età? Vediamolo insieme.


Pensione prima dei 67 anni: anche per il 2023, è stato fissato a 67 anni il limite per poter andare in pensione, con la pensione di vecchiaia.
Con la Legge di Bilancio 2023, però, sono state modificati alcuni meccanismi per andare in pensione.

Vediamo allora in che modo si può andare in pensione prima dei 67 anni.

Pensione prima dei 67 anni: sette modi per farlo

Per poter andare in pensione, prima dell’età stabilita dalla pensione di vecchiaia, ci sono diversi modi. Vediamo quali.

Pensione anticipata ordinaria

Si tratta di un trattamento previdenziale, che può essere conseguito a prescindere dall’età anagrafica dei lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria.
Il requisito da rispettare è aver iniziato a lavorare intorno ai 20 anni e aver versato sempre i contributi.

Fino al 31 dicembre 2026, sarà possibile andare in pensione a 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne.

Quota 103

La Legge di Bilancio 2023 ha sostituito Quota 102 con Quota 103.
Gli iscritti alla gestione Inps possono andare in pensione a 62 anni di età e 41 anni di anzianità contributiva.

Per quest’anno, si calcola che potrà farlo una platea potenziale di circa 50mila persone.

Pensione prima dei 67 anniOpzione Donna

La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato, anche per quest’anno, Opzione Donna, una misura sperimentale che consente alle lavoratrici di andare in pensione con requisiti ridotti, rispetto all’età stabilita.

Per quest’anno i requisiti sono i seguenti: almeno 35 anni di contributi e 60 anni di età anagrafica. L’età può essere abbassata di un anno, per ogni figlio, nel limite massimo di due.

L’uscita anticipata dal lavoro è possibile solo per tre categorie: caregiver, invalide al 74% e licenziate o dipendenti di imprese in crisi. In questi casi, l’uscita a 58 anni è automatica.

Lavoratori precoci

Un altro modo di andare in pensione, prima dei 67 anni, è indirizzato ai lavoratori precoci.
Si potrà andare in pensione a qualsiasi età, con 41 anni di contributi versati, di cui almeno uno versato prima di compiere i 19 anni di età.

Bisognerà, però, essere in una di queste quattro condizioni:

  • Stato di disoccupazione per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale;
  • Assistere e convivere, da almeno 6 mesi, con un coniuge o un parente con handicap;
  • Riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74%;
  • Svolgere attività usuranti o gravose.

Attività usuranti

Per i lavoratori che svolgono lavori usuranti, è possibile andare in pensione anticipata.

Serviranno 35 anni di contributi versati, mentre l’età anagrafica cambia a seconda del lavoro. Ad esempio, per le mansioni particolarmente usuranti, svolte almeno 78 giorni o notti in un anno, basteranno 61 anni e 7 mesi; per i lavoratori autonomi, che sono lavoratori notturni a turni, con un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno, serviranno 64 anni e 7 mesi.

Ape Sociale

L’Ape Sociale è stata confermata nella Manovra 2023.

Si tratta della possibilità di andare in pensione anticipatamente, per i lavoratori appartenenti alle cosiddette categorie “deboli”, ovvero disoccupati, disabili (almeno al 74%), caregiver e addetti a mansioni gravose.

Bisognerà avere almeno 63 anni di età e aver versato, in base alla categoria, dai 30 ai 36 anni di contributi.
A questi lavoratori sarà pagata un’indennità Inps, pari al massimo di 3 volte l’assegno sociale, fino al raggiungimento della pensione di vecchiaia.

Isopensione

Infine, è possibile andare in pensione prima dei 67 anni con l’isopensione.

È un trattamento riservato ai dipendenti delle grandi aziende (ovvero quelle con più di 15 dipendenti), che hanno personale in eccesso. Ai lavoratori devono mancare pochi anni (per un massimo di 7) per raggiungere i requisiti minimi per la pensione ordinaria.

Si tratta di una misura che è stata prorogata dal Decreto Milleproroghe, fino al 2026.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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