Disponibile il documento presentato dall’ANCI in audizione lo scorso 5 novembre, presso la Commissione Finanze del Senato, recante la bozza di articolato normativo per l’unificazione del tributo comunale sugli immobili (cd. nuova IMU).
Il documento è stato presentato durante l’audizione dell’Associazione sul disegno di legge n. 886, di conversione del D.L. n. 119/2018, cd. decreto fiscale, che ieri, 28 novembre è stato approvato dell’Assemblea del Senato e trasmesso alla Camera.
Nelle more dell’attuazione delle disposizioni concernenti la revisione della disciplina relativa al sistema estimativo del catasto dei fabbricati, di cui all’articolo 2 della legge 11 marzo 2014, n. 23, sarebbe istituita un’imposta municipale sugli immobili (Nuova IMU) che sostituisce l’imposta municipale propria (IMU) e il tributo per i servizi indivisibili (TASI).
La nuova IMU si applicherebbe in tutti i comuni del territorio nazionale, ferma restando, per le Province autonome di Trento e di Bolzano, la facoltà di modificarla nel rispetto dell’articolo 80 del testo unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1972, n. 670.
Il presupposto dell’imposta è il possesso di immobili. Il possesso di un’abitazione principale o assimilata, come definita alla lettera b) del comma 4, non costituisce presupposto dell’imposta, salvo che si tratti di un’unità abitativa classificata nelle categorie catastali A/1, A/8 o A/9.
Sarebbero esenti dall’imposta, per il periodo dell’anno durante il quale sussistono le condizioni prescritte:
In allegato il documento dell’ANCI completo.
Fonte: ANCI - Associazione Nazionale Comuni Italiani