Acconto IMU TASI 2019, aliquote continuano a crescere.
Come molti sanno la IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), dovuta dal possessore di immobili, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile, e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.
Adesso è alle porte la scadenza dell’IMU TASI e si pone la questione delle aliquote.
I proprietari di immobili dovranno versare nelle casse dei Comuni (e dello Stato per la parte di sua competenza per gli immobili di categoria catastale D) oltre 10 miliardi di euro e questo per il settimo anno di fila.
La novità principale, segnalata da Confedilizia, di quest’anno è che i Comuni a differenza del triennio scorso potranno deliberare aumenti delle aliquote per le varie tipologie di immobili sottoposte alle due imposte (quali, per esempio, abitazioni principali di categoria catastale A1, A8 e A9, seconde case, negozi, aree edificabili ecc.).
Ad un primo esame delle delibere pubblicate sul sito delle Finanze (alla data del 4 giugno scorso), già si possono segnalare alcuni Comuni capoluogo di Provincia che hanno modificato in vario modo le aliquote.
Fra questi si evidenzia in particolare che (solo per citare qualche caso):
Tra Imu e Tasi, i sindaci chiedono quest’anno ai proprietari di seconde case e altri immobili di orientarsi fra 248.832 aliquote: 130.743 per l’Imu e poche meno per la Tasi, alle quali vanno aggiunte le 32.618 detrazioni, che portano il totale dei parametri a quota 281.450.