Nell’ambito delle funzioni di vigilanza svolte dall’Autorità in occasione della modifica unilaterale delle condizioni contrattuali decorrente dal 1° aprile 2018, annunciata dalla società SKY Italia S.r.l. (di seguito la “Società” o “SKY”) in merito al ripristino della periodicità della fatturazione e dei costi dell’abbonamento ai servizi su base mensile, sono emersi diversi profili critici concernenti la completezza e trasparenza delle informative rese alla clientela, nonché rispetto ai termini e modalità di esercizio del diritto di recesso da parte degli utenti impattati da tale variazione contrattuale.
Pertanto, con la delibera n. 69/18/CONS, del 14 febbraio 2018, l’Autorità ha diffidato la Società a rispettare la normativa vigente al fine di garantire una completa informativa nei confronti degli utenti e consentire l’esercizio del diritto di recesso nei termini e secondo le modalità contemplate dal d. l. n. 7/2007.
In relazione alla trasparenza, immediatezza e completezza delle informazioni relative alla modifica della cadenza di calcolo e fatturazione delle offerte su base mensile, la Società, nonostante la diffida impartita con delibera n. 69/18/CONS, ha continuato a fornire ai propri clienti una informativa incompleta con particolare riferimento alla variazione del corrispettivo mensile delle medesime offerte e alla garanzia del diritto di recesso senza costi da parte degli utenti.
Per questo l’Agcom ha inflitto a Sky una multa da un milione di euro per il caso delle bollette a 28 giorni. La società – spiega l’autorità – dovrà versare la somma entro 30 giorni dalla pubblicazione della delibera per non aver ottemperato alla precedente diffida di febbraio 2018.
Qui il testo completo della Delibera AGCOM.
Fonte: AGCOM