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Comuni: la Local Tax triplicherà la tassazione di IMU, TASI e IRPEF

lentepubblica.it • 10 Novembre 2014

Local Tax per IMU, TASI, TARI, IRPEF e altre imposte locali verso l’approvazione senza tetti alle aliquote: ecco i rincari previsti con la nuova tassa unica comunale dal 2015-2016.

Una Local Tax che riunisca IMU, TARI, TASI, addizionali IRPEF e altre imposte comunali in un unico tributo: il Governo Renzi ha confermato ai Comuni l’arrivo della tassa unica, delineandone i contorni e lastricando la via per una liberalizzazione delle aliquote. Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta ha definito una «richiesta ragionevole» l’esclusiva titolarità dei Comuni sulla nuova imposta.Citando testualmente le parole del Premier Matteo Renzi – riportate dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio,Graziano Delrio, a margine dell’assemblea ANCI – tutto questo sarebbe applicato in nome di una:

«completa autonomia fiscale dei Comuni».

Permettere di stabilire in massima autonomia le regole per l’applicazione di imposte gravose come IMU e TASI, che finirebbero accorpate con altri tributi locali nella Local TAX, vorrebbe dire si sta davvero andando verso l’abolizione dei tetti alle aliquote. E per capire se la Local Tax si applicherà già dal 2015 bisogna seguire in questi giorni i lavori sulla Legge di Stabilità, anche se in realtà gli emendamenti sono già stati presentati e i tempi di approvazione son così stretti che è plausibile ipotizzare che il Governo imponga l’ennesima fiducia blindando il testo.

Local Tax

Dopo le proteste dei sindaci sui tagli imposti dalla Legge di Stabilità – secondo i calcoli IFEL le riduzioni sarebbero pari ad una cifra compresa fra 3,5 e 3,7 miliardi – le cose hanno preso una piega decisamente favorevole per i Comuni, un po’ meno per i contribuenti. In pratica, la ricetta di semplificazione per il cittadino promessa da Matteo Renzi si tradurrebbe nel dare carta bianca ai Comuni:

 «Noi vi diamo degli obiettivi e voi fate come vi pare, è evidente che poi ne risponderete di fronte ai cittadini».

Più gettito ai Comuni

Nei giorni scorsi la CGIA di Mestre aveva già proposto i calcoli in base ai quali la Local Tax potrebbe portare nelle casse dei comuni circa 31 miliardi di euro, così ripartiti:

  • IMU e TASI: 18,8 miliardi,
  • Tassa rifiuti (TARI): 7,3 miliardi,
  • Addizionale IRPEF: 4,3 miliardi,
  • Imposta di scopo: 14 milioni di euro.
  • Imposta di pubblicità: 426 milioni di euro,
  • Imposta di soggiorno: 105 milioni di euro,
  • Occupazione spazi e aree pubbliche (TOSAP): 218 milioni di euro,

La somma è pari a 31,2 miliardi, che rispetto all’attuale sistema di tassazione avrebbe il vantaggio di essere incassata con un’unica imposta. L’obiettivo dichiarato, però, non era certo aumentare le tasse locali ma semplificare la vita ai cittadini, come auspicato dal segretario della CGIA Giuseppe Bortolussi:

«L’eventuale semplificazione della tassazione comunale renderebbe più facile pagare le tasse: una richiesta che ormai tutti i cittadini invocano. Ma oltre a semplificare bisogna anche ridurle, visto che per l’anno in corso la tassazione sulla casa ha assunto dimensioni non più sostenibili».

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