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La Consulta e la questione Comuni in predissesto: bocciata Reggio Calabria

lentepubblica.it • 24 Giugno 2020

consulta-comuni-predissesto-reggio-calabriaArriva un nuovo veemente stop della Corte Costituzionale sulle regole riguardanti i Comuni in crisi: al centro delle vicende, ancora una volta, il caso Reggio Calabria.


La Consulta esamina nuovamente la questione dei Comuni in predissesto e boccia ancora una volta sonoramente Reggio Calabria.

Questo in estrema sintesi è il verdetto della sentenza della Corte costituzionale n. 115/2020.

Consulta, Comuni in predissesto e Reggio Calabria

Al centro della vicenda l’ormai caso da manuale che concerne il piano di riequilibrio approvato nel 2013 per evitare il dissesto del Comune di Reggio Calabria. Il Comune, per riequilibrare i conti, aveva infatti calcolato un disavanzo da 110,9 milioni.

Sulla vicenda, ricordiamo, era già arrivata la bocciatura lo scorso anno della Corte dei Conti. (Ne abbiamo parlato in questo articolo).

Adesso la Consulta ribadisce il concetto, dopo essere intervenuta sull’argomento con la Sentenza n.18/2019.

In quella Sentenza ci si opponeva alla cosiddetta «regola dei 30 anni». Questa permetteva a tutti gli enti in crisi di dedicare tre decenni al ripiano del deficit individuati dai piani di risanamento.

Per la Corte permane la pericolosità di soluzioni che trasformano il rientro dal deficit e dal debito in una deroga permanente e progressiva al principio dell’equilibrio del bilancio.

Pertanto la procedura del predissesto non può essere procrastinata in modo irragionevole, dovendosi necessariamente porre una cesura con il passato così da consentire ai nuovi amministratori di svolgere il loro mandato senza gravose “eredità”.

In conclusione per i giudici adesso è illegittimo il comma 2-ter dell’articolo 38 del Dl 34/2019. Questo comma, infatti, permette di rimodulare i piani «ferma restando la disciplina per gli altri disavanzi», e indica una lettura costituzionalmente orientata delle altre norme.

Secondo la Corte il calendario fino a 20 anni offerto dalle norme diventa l’orizzonte. Ma saranno le sezioni regionali della Corte dei conti a dover valutare la sostenibilità reale del piano di riequilibrio con un esame puntuale caso per caso.

A questo link il testo completo della Sentenza.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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