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Decreto Milleproroghe 2020: gli emendamenti bocciati

lentepubblica.it • 24 Gennaio 2020

decreto-milleproroghe-2020-emendamenti-bocciatiSono quasi novecento gli emendamenti giudicati non ammissibili e quindi bocciati dalle Commissioni, sui duemila totali presentati. Spiccano liberalizzazione della cannabis light e abrogazione di sugar e plastic tax.


Decreto Milleproroghe 2020: gli emendamenti bocciati presentati per il Milleproroghe si avvicinano a “quota mille”.

Un vero e proprio dimezzamento quello operato dalle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera. Infatti, inizialmente erano circano duemila gli emendamenti all’esame, che adesso si sono ridotti di circa la metà.

Servirà del tempo per decidere su eventuali ricorsi contro il giudizio di inammissibilità. Ma nel frattempo scopriamo quali sono le misure “cassate”.

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Decreto Milleproroghe 2020: gli emendamenti bocciati

Fa scalpore, in primo luogo, la rimozione dell’emendamento che prevedeva la liberalizzazione della cannabis light. L’emendamento era stato firmato da una trentina di parlamentari tra MS, Pd, Leu e +Europa.

Ma non è da meno la cancellazione dell’emendamento che voleva l’abrogazione di sugar tax e plastic tax, emendamenti chiesti a gran voce da Lega e Forza Italia.

Liquidato anche l’emendamento targato PD che prevedeva di raddoppiare le risorse destinate al Coni, da 40 a 80 milioni di euro all’annuo, “per il finanziamento delle spese relative al funzionamento dei propri organismi centrali e periferici e alle proprie attività e funzioni istituzionali”.

Inoltre un altro emendamento soppresso è quello relativo all’equiparazione monopattini-biciclette. Inammissibili anche le proposte di modifica che miravano ad ampliare la platea dei beneficiari della cedolare secca sugli affitti.

Infine, arriva anche la soppressione del rinvio della disciplina in materia di ritenute e compensazioni in appalti e subappalti e dell’estensione del regime del reverse charge per il contrasto dell’illecita somministrazione di manodopera.

I proponenti adesso potranno presentare ricorso contro la cancellazione. Occorrerà pertanto attendere se alcune di queste misure saranno riprese in considerazione oppure no.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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