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Disponibili le bozze dei modelli IVA 2015

lentepubblica.it • 23 Dicembre 2014

Le rinnovate dichiarazioni fanno spazio alle ultime modifiche normative che hanno interessato la disciplina dell’imposta. Appaiono, per questo, nuove caselle, righi, campi.

Disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, le bozze dei modelli Iva e Iva base, con le relative istruzioni, da utilizzare nel 2015, per l’anno d’imposta 2014. Le novità delle due dichiarazioni, veicolate come sempre da modifiche legislative, riguardano, tra le altre e in particolare, i quadri dei rimborsi, del plafond, delle opzioni.

Rimborsi
Il quadro VX, che li ospita, è stato opportunamente modificato per recepire le nuove modalità di esecuzione dei rimborsi, introdotte dall’articolo 13 del decreto semplificazioni (Dlgs 175/2014). In sostanza, le nuove disposizioni hanno elevato, da 5mila a 15mila euro, l’asticella dell’ammontare dei rimborsi Iva eseguibili senza alcun adempimento (fino a oggi, per i rimborsi sopra i 5mila euro, era necessario il visto di conformità da indicare nella dichiarazione annuale o nel modello Iva Tr, da cui emergeva il credito). Oltre i 15mila euro, poi, la garanzia è richiesta solo nei casi ritenuti “particolarmente a rischio” per gli interessi erariali (contribuenti a inizio o a fine attività, contribuenti cui sono notificati avvisi di accertamento, dichiarazioni senza visto di conformità), nelle altre ipotesi è sufficiente il visto di conformità o un’autocertificazione che attesti la solidità della situazione patrimoniale. Pertanto, non sono più previsti i campi per i contribuenti virtuosi: ora c’è una sola casella, nel campo 6, per individuare gli esonerati dalla prestazione delle garanzie.

Plafond
Nel quadro VE, rigo VE30, gli esportatori abituali indicheranno gli stessi dati contenuti nel nuovo modello di lettera d’intento, approvato con provvedimento del 12 dicembre scorso. È stato previsto, infatti, un nuovo campo, il 5, per indicare le operazioni assimilate alle cessioni all’esportazione. La nuova procedura fissata dall’articolo 20 del Dlgs semplificazioni, che di fatto trasferisce l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati delle lettere di intento dal fornitore all’esportatore abituale, vuole che tutto venga “registrato” nella dichiarazione Iva.

Opzioni
Nel quadro VO, infine, sono state previste le caselle relative alle opzioni per la determinazione agevolata del reddito delle società agricole. Si tratta di benefici introdotti dalla Finanziaria per il 2007 (commi 1093 e 1094, legge 296/2006) e ripescate dalla Stabilità per il 2014. È così che:

  • le società di persone, le srl e le cooperative che rivestono la qualifica di società agricola possono ancora optare per la determinazione del reddito su base catastale
  • le società di persone e le srl costituite da imprenditori agricoli che esercitano esclusivamente la manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti agricoli ceduti dai soci possono di nuovo scegliere di determinare il reddito applicando ai ricavi il coefficiente del 25 per cento.

Entrambe le opzioni, una volta esercitate, sono vincolanti per almeno un triennio.

 

 

FONTE: Fisco Oggi – Rivista Telematica dell’Agenzia delle Entrate

 

 

bozza_iva_2015

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