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Esenzione Bollo Auto: come si ottiene? Ecco le ultime novità

lentepubblica.it • 25 Settembre 2018

esenzione-bollo-auto-come-si-ottieneEsenzione Bollo Auto: come si ottiene? Le ultime novità ed ecco alcune utili indicazioni per chi vuole approfittarne.


Non è affatto detto che il bollo auto va pagato sempre e comunque. O meglio, l’imposta è obbligatoria perché si basa sul presupposto del possesso del veicolo e non dell’utilizzo. Tuttavia ci sono alcuni casi in cui è prevista l’esenzione del pagamento.

 

Esenzione Bollo Auto: come si ottiene?

 

Il bollo auto è una tassa che grava sulla proprietà del veicolo e, fatte le dovute eccezioni, è riscossa dalle Regioni. Per questo motivo è bene consultare la normativa regionale di riferimento per capire se sono riservate agevolazioni apposite per i nostri veicoli.

 

Oltre alle agevolazioni per i veicoli elettrici, per i quali spesso l’esenzione dal pagamento del bollo dura 5 anni, vanno segnalate anche quelle per i veicoli ibridi e quindi a doppia alimentazione. I benefici per questo tipo di veicoli sono operativi in 10 Regioni italiane e 2 Province autonome al momento e riguardano generalmente una esenzione totale o parziale del bollo per una durata di 3 anni.

 

Per poter usufruire dell‘esenzione dal pagamento del bollo bisognerà  fare domanda. Con il  modello apposito il richiedente chiede l’esenzione dal pagamento del bollo auto. L’ente competente per la concessione dell’esenzione è generalmente l’ufficio tributi della Regione. Solo nelle Regioni in cui l’ufficio tributi non è stato istituito è competente l’Agenzia delle Entrate.

 

Per ottenere l’esenzione il richiedente deve presentare la documentazione indicata sul retro di questo modello. I documenti vanno presentati entro 90 giorni dalla scadenza del termine per il pagamento del bollo.

 

Esenzione Bollo Auto per veicoli ultratrentennali

 

La legge n. 342/2000, in virtù delle modifiche apportate dalla n. 190/2014, al comma 1 dell’art. 1 stabilisce che: “Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall’anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell’anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato.”

 

Esenzione Bollo Auto e Legge 104

 

Possono fare richiesta di esenzione coloro che hanno un qualsiasi tipo di invalidità motoria permanente, ma a tal riguardo va specificato che questa esenzione è possibile soltanto se il veicolo è intestato al portatore di handicap o alla persona che ha a carico fiscalmente la persona disabile ed è stato adattato a livello meccanico alle necessità del conducente.

 

Per maggiori informazioni sulle agevolazioni auto con legge 104 potete consultare il nostro approfondimento.

 

L’esempio della Regione Lombardia

 

L’amministrazione regionale della Lombardia ha previsto un contributo per imprese e privati cittadini che demoliscono veicoli inquinanti e l’esenzione triennale dal pagamento della tassa auto per le persone fisiche che acquistano autovetture, nuove o usate, euro 5 o 6, non alimentate a gasolio e, nel corso del 2018, demoliscono un veicolo inquinante. A chiudere il cerchio delle facilitazioni si segnala il dimezzamento per un triennio della tassa auto per chi acquista veicoli ibridi con ricarica elettrica esterna.

 

Contestazione Bollo Auto

 

La contestazione del bollo può avvenire in due casi opposti: da un lato il bollo non era dovuto, perché il contribuente non era più in possesso del mezzo; dall’altro, il bollo si considerava dovuto.

 

Nel caso in cui il bollo non fosse dovuto, l’interessato deve provare lo spossessamento con atto avente data certa. Si precisa che qualora il contribuente non abbia annotato al Pra la perdita del veicolo, lo stesso non si considera liberato dal pagamento.

 

Diverso discorso è l’ipotesi del bollo dovuto, il contribuente deve verificare di aver correttamente versato la somma dovuta e di averlo fatto nel termine stabilito. Chi non trova la ricevuta non deve illudersi di appianare la situazione recandosi negli uffici che gestiscono il bollo auto nella propria regione: se era stato destinatario di una cartella, vuol dire che nella banca dati il pagamento non risulta o risulta errato.

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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