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Evasione fiscale. Il ministro dell’Economia, al G5 finanziario, spinge su contrasto

lentepubblica.it • 29 Aprile 2014

 

A Parigi per il vertice G5 finanziario, il ministro dell’Economia ha sottolineato che nella legge di stabilità 2015, “l’iniziativa di spending review dev’essere rafforzata ed estesa”. Smentite le voci di un’ imminente manovra aggiuntiva.

L’Italia vuole spingere sul rafforzamento dell’arsenale di strumenti per la lotta all’evasione fiscale, a livello europeo e mondiale, e intensificare lo sforzo di riduzione della spesa pubblica all’orizzonte 2015. E’ il messaggio lanciato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, a Parigi per il vertice G5 finanziario, con gli omologhi di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna. Sul fronte interno, il governo continua il suo lavoro con serenità: la legge di stabilità 2015 è “in avvio”, ha spiegato Padoan, e Roma attende “il responso della Commissione su Def e coperture”, oltre al parere sul debito, che sarà probabilmente discusso dall’eurogruppo la prossima settimana. Ciò che è certo, ha sottolineato, è che i tagli alla spesa pubblica dovranno proseguire, quindi nella legge di stabilità 2015, “l’iniziativa di spending review dev’essere rafforzata ed estesa”. “Mi pare prematuro parlare di problemi – ha aggiunto ancora – e posso dirvi che se ci saranno problemi, ci saranno anche le soluzioni”. Un velato riferimento alle voci di un imminente manovra aggiuntiva, circolate in mattinata su diversi organi di stampa e prontamente smentite da fonti di Palazzo Chigi, che hanno bollato la notizia come totalmente infondata. Interpellato poi sui temi della fiscalità europea, tema centrale del vertice a cinque in terra di Francia, Padoan ha ribadito l’importanza della lotta all’evasione e all’ottimizzazione fiscale per l’Italia, che intende farne uno dei temi centrali della sua presidenza Ue. Cominciando dal “sostegno totale” ai tre provvedimenti sottoscritti oggi: l’avvio dello scambio automatico di informazioni tra le amministrazioni di 44 Paesi, che partirà dal 2017, l’intensificazione della cooperazione tra Paesi sulla lotta alle frodi e l’avanzamento dei sistemi di contrasto delle strategie di ottimizzazione fiscale messe in atto dalle multinazionali, in particolare la riduzione della base imponibile e il trasferimento dei profitti. Un passo avanti su questi temi, ha fatto notare il ministro, “può portare a un diretto beneficio per i cittadini, allargand  la base imponibile e quindi portando in prospettiva a una riduzione del fardello fiscale”, e per questo sono diventati “parte integrante della strategia di crescita europea”. L’intenzione dei Paesi del G5 riuniti ieri è infatti di insistere sull’importanza di fare fronte comune sulla lotta all’evasione, perché, nelle parole del ministro delle Finanze francese Michel Sapin, in questa fase difficile per i conti pubblici dell’Eurozona “non possiamo permettere che dei soggetti, privati o imprese, si sottraggano alla contribuzione, che finisce così a pesare di più sui più deboli”. Italia e Francia attendono inoltre dall’Europa passi avanti rapidi sulla tassa sulle transazioni finanziarie: “speriamo di ottenere uno statement comune nell’Ecofin della prossima settimana”, ha detto Padoan, aggiungendo che se sul tema si riuscisse a concludere qualcosa anche prima del semestre di presidenza italiano, “tanto meglio”.

FONTE: Confcommercio

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