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Fassino: la spending review costerà ai Comuni quasi un miliardo e non 350 milioni

lentepubblica.it • 14 Maggio 2014

Il contributo finanziario che la spending review chiede ai Comuni sfiora il miliardo. Riteniamo questa cifra non sostenibile, considerato che questa non è la prima spending review ma ce ne sono state altre che hanno inciso sulla spesa dei Comuni. Per questo chiediamo incontro al presidente del Consiglio per rappresentare questa situazione, al fine di veder rimodulata la contribuzione richiesta in una dimensione sostenibile, con modalità che riconoscano una maggiore autonomia di gestione del contributo a noi richiesto”. Così il presidente dell’Anci Piero Fassino parlando con la stampa al termine dell’Ufficio di presidenza dell’associazione chiamato, tra l’altro, a dare una valutazione sul decreto legge di revisione della spesa. (vedi il documento approvato)
“Ai 350 milioni di minore spesa – ha continuato Fassino – si devono aggiungere 250 milioni di tagli già previsti sul 2014. Ci sono poi ulteriori tagli per 100 milioni sulle Città metropolitane e altri 300 milioni che vengono tolti, preventivamente, nella previsione che il nuovo sistema di detrazioni fiscali per gli immobili rurali possa determinare un maggiore gettito. Oltre a tutto questo, il provvedimento contiene altre norme di carattere ordinamentale, e quindi tagli, che fanno sì che la minore disponibilità di risorse superi il miliardo di euro e non sia di 350 milioni come mediaticamente si è detto”.
A questo calcolo, il presidente Anci ha aggiunto, infine, altri probabili tagli che potrebbero arrivare tramite il provvedimento all’esame del Senato che riguarda l’emergenza abitativa. “Ci sono emendamenti che si traducono in riduzione di risorse rispetto agli accordi Anci-governo su Imu e Tasi”. 

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‘’Non ci sfugge lo sforzo rilevante che il Governo sta profondendo per rimettere in moto investimenti e sostegno ai redditi e ai consumi. Ma anche nella finanza locale ci sono livelli di ‘sostenibilita’’. Le misure della spending review vanno molto oltre tali livelli’’. Lo scrive il presidente dell’ANCI Piero Fassino, in una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, chiedendo a questo proposito ‘’un incontro urgente per esaminare la situazione e convenire le misure correttive da introdurre nel decreto in sede di conversione parlamentare’’.
Come gia’ anticipato nel corso di un incontro con il ministro del Tesoro, Fassino ricorda a Renzi che ‘’la realta’ e’ assai diversa dalla vulgata mediatica, secondo la quale ai Comuni e’ stato chiesto un contributo di 360 milioni. A questi – precisa invece Fassino – si devono aggiungere 250 milioni di tagli conseguenti a provvedimenti assunti nel 2012 e 2013 e gravanti su esercizio 2014; 300 milioni preventivamente detratti per un maggiore gettito che deriverebbe da rimodulazione delle agevolazioni su immobili rurali; 100 milioni di tagli al fondo per citta’ metropolitane e province; ulteriori riduzioni di risorse che derivano da altre misure previste nel provvedimento. La conclusione – sottolinea Fassino – e’ che si chiede ai Comuni un contributo non inferiore a 1 miliardo, cifra assolutamente insostenibile’’.
‘’Infine – scrive ancora Fassino – si consideri che la situazione finanziaria dei Comuni e’ ulteriormente aggravata dall’anticipazione di onerosi impegni di spesa – dalle spese per gli uffici giudiziari alle spese per l’emergenza profughi – che lo Stato non onora (nonostante obblighi di legge in materia)’’.

documento approvato 13 maggio

FONTE: Anci

spending review

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