È stato introdotto il fondo comuni marginali, indirizzato ai comuni più svantaggiati d’Italia. Vediamo di cosa si tratta nello specifico.
Il DPCM del 30 settembre 2021 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 dicembre 2021 indica le modalità di ripartizione, i termini, le modalità di accesso e la rendicontazione dei contributi a valere sul fondo comuni marginali, al fine di realizzare interventi di sostegno alle popolazioni residenti nei comuni svantaggiati, per ciascuno degli anni dal 2021 al 2023.
A questo link potete consultare tutte le FAQ predisposte dal Dipartimento per le politiche di coesione per rispondere alle numerose domande degli enti appartenenti alle aree marginali del Paese.
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Si tratta di un contributo pensato per le aree svantaggiate del nostro Paese per un totale di 180 milioni euro assegnati a 1.187 comuni, di cui il 95,2% agli enti locali del sud Italia.
Il contributo è concesso per ciascuna delle seguenti annualità: 2021, 2022 e 2023.
I beneficiari del fondo a sostegno delle aree marginali sono i comuni riportati nell’allegato B del decreto, definiti svantaggiati, e che rispettano contestualmente le seguenti condizioni:
I contributi sono concessi al fine di realizzare i seguenti interventi:
I comuni svantaggiati potranno inoltre concedere gratuitamente i propri immobili da adibire ad abitazione principale o per svolgere lavoro agile.
I comuni beneficiari del fondo ricevono:
Le modalità di erogazione sono riportate all’articolo 5 del decreto e prevedono che sia il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri a disporre l’erogazione del contributo alla data di entrata in vigore del presente decreto, in ragione delle singole annualità di legge. Dunque, la prima annualità erogata sarà quella relativa al 2021.
L’erogazione delle annualità 2022 e 2023 dipende dall’accertamento dell’effettivo utilizzo delle risorse del 2021, inteso come avvenuta attribuzione del contributo ai soggetti beneficiari da parte del comune.
L’utilizzo delle risorse deve avvenire entro sei mesi dalla conclusione dell’annualità di erogazione del contributo da parte del Ministero dell’economia e delle finanze ai singoli comuni. Se i contributi del 2021 sono erogati nel 2022 le risorse vanno utilizzate entro il 30 giugno 2023 (esattamente come per i contributi ai comuni delle aree interne del DPCM 24 settembre 2020).
L’articolo 6 dispone che il monitoraggio dei contributi venga effettuato dall’Agenzia per la coesione territoriale attraverso il sistema della banca dati unitaria presso il MEF. Il sostegno erogato ad ogni attività economica è identificato dal CUP. L’Agenzia per la coesione territoriale si occupa di effettuare controlli a campione sull’utilizzo dei contributi erogati alle aree svantaggiate.
L’articolo 7 del decreto dispone la revoca del contributo, integrale o parziale, nel caso di mancato o parziale utilizzato verificato attraverso il monitoraggio, decorsi 12 mesi dall’assegnazione delle risorse. La revoca è disposta con decreto del Ministro per il Sud e la coesione territoriale. In caso di revoca, le risorse già erogate rientrano nella disponibilità del Fondo per lo sviluppo e la coesione.
L’articolo 8 è dedicato alla pubblicità dei contributi assegnati, infatti i comuni beneficiari sono tenuti a rendere nota la fonte di finanziamento, l’importo assegnato e la finalizzazione del contributo assegnato nella sezione «Amministrazione trasparente» del proprio sito internet.
La nostra società in questo ultimo anno si è occupata della stesura del bando, della registrazione e del monitoraggio dei contributi delle aree interne e del trasporto scolastico. Sulla base dell’esperienza maturata consigliamo a tutti i beneficiari del fondo di attendere ancora qualche tempo prima di procedere con la pubblicazione del bando, siamo certi arriveranno ulteriori indicazioni nelle prossime settimane.
Anche in questa occasione forniremo un servizio completo sulla gestione di questi preziosi fondi, quindi sarà possibile richiedere un preventivo per la gestione integrale o anche per uno solo dei diversi passaggi che ci impegneranno nei prossimi mesi.