Le proposte dei sindacati dei commercialisti al MEF per l’armonizzazione e la semplificazione delle scadenze fiscali.
Negli ultimi anni le scadenze fiscali stanno gettando nel caos commercialisti, CAF e professionisti abilitati soprattutto a causa della sovrapposizione di numerosi adempimenti concentrati in un unico periodo, tanto che il Fisco è spesso obbligato a concedere delle proroghe. È il caso ad esempio del modello 770 che ormai da diversi anni viene rimandato a settembre. Per risolvere la questione il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta lavorando con le Associazioni Sindacali Nazionali dei Commercialisti alla ridefinizione ed armonizzazione delle principali scadenze fiscali, nonché alla semplificazione degli adempimenti.
Durante l’incontro del 10 settembre, sindacati e commercialisti hanno presentato le proprie proposte al sottosegretario all’Economia ed alle Finanze, Zanetti.
Modelli dichiarativi
I professionisti chiedono che venga stabilita una data precisa e improrogabile per lapubblicazione dei modelli dichiarativi, proponendo il 15 gennaio di ogni anno come scadenza fissa entro la quale l’Amministrazione finanziaria debba approvare e pubblicare i modelli di dichiarazione, le istruzioni, i software applicativi e di controllo, nonché gli Studi di Settore. Nel caso in cui tale data non venga rispettata, viene proposta la proroga automatica della scadenza per l’invio delle dichiarazioni stesse e del conseguente versamento delle imposte di un periodo pari allo slittamento del termine di approvazione (il decreto di approvazione dei modelli e delle istruzioni dovrà riportare la nuova scadenza fiscale per l’adempimento in oggetto). Come semplificazione viene proposta la possibilità di definire per ciascuna dichiarazione un modello base immutabile che non necessiti dell’approvazione annuale per poi pubblicare entro il 15 gennaio di ogni anno l’approvazione di eventuali quadri/modelli aggiuntivi e/o integrativi. Secondo questa ipotesi, nel caso in cui non venissero pubblicati nuovi allegati al modello base, resterebbero validi modelli e istruzioni dell’anno precedente.
Presentazione delle dichiarazioni
Viene poi proposto di fissare il seguente calendario per la presentazione delledichiarazioni:
Pagamenti e rateazioni
Per i pagamenti e le modalità di rateazione viene semplicemente proposto di unificare il termine delle rate per le persone fisiche con e senza partita IVA, fissandolo all’ultimo giorno del mese o il giorno 16 ed eventualmente introdurre la rateazione anche per il secondo acconto.
Imposte locali
Viene individuata nel 30 aprile la scadenza per l’eventuale pubblicazione delle aliquote, delle agevolazioni e riduzioni deliberate da parte degli Enti locali, in assenza di delibere varrà quanto stabilito l’anno precedente. Pagamenti ed adempimenti relativi alle imposte locali dovranno coincidere con le scadenze previste per le imposte sui redditi e dovrà essere riconosciuta anche per esse la disciplina del ravvedimento operoso.
Modelli Intrastat
Per quanto riguarda i modelli Intrastat viene richiesto di inserire la comunicazione annuale all’interno della dichiarazione IVA.
Spesometro e comunicazione beni in godimento ai soci
Per quanto riguarda le comunicazioni relative allo Spesometro e ai beni in godimento ai soci secondo i professionisti sarebbe necessario verificare la loro effettiva utilità. Essendo informazioni già nella disponibilità della PA potrebbero essere evitate o al limite inserite all’interno di UNICO. Spesometro o UNICO potrebbero inoltre inglobare le informazioni del modello Black List.
Controlli fiscali
Viene infine richiesta la sospensione feriale anche per i termini di risposta del contribuente a questionari, inviti a comparire, richieste di documenti, dati e notizie, da parte degli organi verificatori.
Modello UNICO
Tra le semplificazioni richiesti c’è quella di far confluire all’interno del modello UNICO:
Altre semplificazioni
Tra gli adempimenti che secondo i commercialisti potrebbero essere eliminati vi sono:
FONTE: PMI (www.pmi.it)
AUTORE: Noemi Ricci