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Macroregioni: la loro realizzazione per risparmio ed efficienza

lentepubblica.it • 3 Dicembre 2014

Le Macroregioni porterebbero risparmi di spesa e, con servizi omogenei, piu’ efficienza per i cittadini. Per questo Forza Italia ha proposto in commissione Affari costituzionali alla Camera, dove si discute delle riforme costituzionali, i suoi emendamenti per l’istituzione dellaMacroregione Emilia Romagna-Toscana.

Elena Centemero, deputata azzurra e firmataria delle proposte, spiega che si tratta un modello che semplifica e che, ovunque è stato attuato in Europa, ha rappresentato un esempio di “razionalizzazione dei costi e un volano di sviluppo”. Mettere in connessione, dal punto di vista amministrativo, territori che hanno caratteristiche economiche e sociali simili può aiutare la ripresa.

“Se parliamo di Macroregioni a livello Europeo- sottolinea la parlamentare- facciamo riferimento a strategie macroregionali che mettono insieme diversi Paesi in un’ottica verticale e orizzontale. Le strategie macroregionali non sono altro che delle strategie politiche integrate che riguardano l’economia, il paesaggio, l’ambiente, la gestione dei trasporti, strade, infrastrutture, turismo“. Quindi, a seconda di quella che è la realtà territoriale, “si tratta delle politiche integrate che permettono a una Regione di svilupparsi dal punto di vista economico e della crescita e credo- sottolinea Centemero- che questo possa essere anche una via d’uscita, un ripensare positavamente a un’Europa non piu’ dell’austerità ma della crescita”.

Quali saranno concretamente i benefici per i cittadini? “Una macroregione innanzitutto- osserva l’esponente Fi- porta con se’ dei risparmi dei costi delle gestioni e dei costi della politica. In secondo luogo, faccio l’esempio della sanità, che è il settore di maggiore importanza in cui le Regioni si spendono: vuol dire che ci puo’ essere una gestione maggiormente omogenea e non difforme da Regione e Regione”. Per capire meglio, questo potrebbe consentire ad esempio, “se noi pensassimo alla Macroregione del Nord che è quella che Forza Italia ha lanciato in campagna elettorale per le Regionali del 2010- conclude Centemero- che l’eccellenza nel campo sanitario della Lombardia si estendesse anche al resto delle Regioni”.

L’APPELLO AL PD: “ASCOLTATECI SU MACROREGIONE CENTRO” – Nella riforma del Titolo V, all’interno del disegno di legge sulla riscrittura della parte seconda della Costituzione, “manca il vero cambiamento: l’istituzione delle Macroregioni”. Forza Italia ha presentato, in commissione Affari costituzionali alla Camera, cinque emendamenti per l’istituzione della Macroregione Emilia Romagna-Toscana. Elena Centemero, firmataria delle proposte, lancia un appello alla maggioranza a convergere sulle modifiche proposte dal suo gruppo.

“Noi ci auguriamo- spiega la deputata Fi- che nel riassetto della riforma costituzionale venga presa in considerazione anche l’idea delle strategie macroregionali. Le macroregioni non sono semplicemente un’accozzaglia di Regioni. Macroregioni esistono già all’interno dell’Europa: ne sono state fatte ben due (Mar Baltico) e (Danubio) e tra poco verrà inaugurata la terza (Adriatico-Ionica). Sono strategie estremamente importanti e credo che sia doveroso che anche l’Italia si adegui a un’idea che viene dall’Unione europea e che è un modo di ripensare i territori”.

Per questo serve un fronte trasversale in Parlamento, continua Centemero, con l’augurio “che anche esponenti della maggioranza possano far propria questa idea di Macroregione che nel caso dell’Italia centrale mette insieme Regioni come Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Umbria, Marche e, in un caso, anche l’Abruzzo. Credo che questo dipenderà molto dal modo in cui il Pd vuole pensare all’architettura istituzionale del nostro Stato. In questo momento in cui le Regioni sono sottoposte a un fortissimo attacco, legato soprattutto a quanto hanno combinato piuttosto che a quanto hanno fatto, possa essere una soluzione intelligente”.

Il modello di Macroregione, conclude Centemero, “è una contaminazione positiva dei servizi nei confronti dei cittadini. E poi in un momento in cui con la legge di stabilità il governo taglia 4 miliardi alle Regioni, il fatto di poter mettere insieme la gestione di piu’ servizi garantendo maggiori risorse, con un’area piu’ ampia rispetto alla singola Regione, potrebbe garantire maggiori servizi rispetto a quelli che si prospettano in questi giorni con la legge di stabilità, a patto pero’ di non aumentare le tasse”.

 

 

FONTE: Agenzia DIRE (www.dire.it)

AUTORE: Maria Carmela Fiumanà

 

 

 

esempi-di-macroregioni-possibili

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