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Nuove aliquote per la tassazione dei redditi di natura finanziaria: in una circolare i chiarimenti delle Entrate

lentepubblica.it • 30 Giugno 2014

Nuove aliquote per la tassazione dei redditi di natura finanziaria: in una circolare i chiarimenti delle Entrate

Con la circolare n. 19/E di venerdì, l’Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sulle
misure previste dagli articoli 3 e 4 del Dl n. 66 del 2014, che ha modificato l’aliquota di
tassazione dei redditi di natura finanziaria, a partire dal 1° luglio 2014.
Il documento di prassi affronta gli effetti della nuova disciplina in tutti gli ambiti di
applicazione fornendo istruzioni ed esempi.

Conti correnti, depositi bancari e postali, obbligazioni – L’aliquota di tassazione
passa dal 20% al 26% sugli interessi e altri proventi di conti correnti, depositi bancari e
postali, maturati dal 1° luglio 2014. La nuova misura è valida anche per i redditi
derivanti da obbligazioni, titoli simili e cambiali finanziarie previste dall’articolo 26 del
Dpr n. 600 del 1973 e sugli interessi, premi e altri proventi derivanti dalle obbligazioni,
indicate nell’articolo 2, comma 1 del Dlgs n. 239 del 1996, maturati a partire dal 1°
luglio 2014, indipendentemente dalla data di emissione dei titoli.

Redditi finanziari – Inoltre, dal 1° luglio 2014, l’aliquota di tassazione passa al 26%
anche per i redditi diversi di natura finanziaria, con esclusione delle plusvalenze relative
a partecipazioni qualificate indicate dalla lettera c) dell’articolo 67 del Tuir.
Al fine di evitare che l’aumento dell’aliquota incida sui redditi maturati
antecedentemente al 1° luglio 2014, è prevista la possibilità di affrancare il costo o il
valore di acquisto delle attività finanziarie possedute al 30 giugno 2014, con il
versamento di un’imposta sostitutiva del 20% sulle plusvalenze latenti.

Le deroghe – Rimane confermata l’aliquota del 12,5% per i titoli pubblici italiani (come
titoli del debito pubblico, Boc, Bor, Bop, buoni fruttiferi postali emessi dalla Cassa
Depositi e Prestiti) e titoli equiparati, emessi da organismi internazionali, nonché per le
obbligazioni emesse da Stati esteri white list e da loro enti territoriali. Per questi ultimi,
l’aliquota di tassazione passa dal 20% al 12,5%, con riferimento agli interessi e ad altri
proventi maturati a partire dal 1° luglio 2014 e alle plusvalenze derivanti dalla loro
cessione o rimborso realizzate dalla stessa data.

Via la ritenuta su redditi da investimenti e attività estere – Il documento di prassi si
sofferma sull’abrogazione della ritenuta del 20%, prevista dal Dl n. 66 del 2014, che
esplica effetti ai fini dell’esonero dall’obbligo di compilazione del quadro RW da parte
dei contribuenti e di segnalazione da parte degli intermediari.

 

FONTE: Agenzia delle Entrate

 

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