L’appuntamento riguarda i contribuenti che non hanno effettuato l’adempimento dichiarativo lo scorso 30 giugno 2023: scadenza vicina per il ravvedimento per omessa dichiarazione Imu.
Si ricorda che quest’anno c’era una doppia scadenza per la dichiarazione Imu: entro il 30 giugno scorso doveva essere infatti presentata sia la dichiarazione per l’anno 2022 che quella relativa al 2021 i cui termini erano stati differiti dal decreto Milleproroghe (articolo 3, comma 1, Dl n. 198/2022).
Per chi non lo sapesse la dichiarazione di variazione IMU è il documento che il contribuente deve presentare solo nei casi in cui si siano verificate modificazioni soggettive e oggettive che danno luogo ad una diversa determinazione dell’imposta dovuta e non sono immediatamente conoscibili dal comune.
Scopriamo dunque qual è il termine ultimo per regolarizzare la propria posizione.
Anche all’imposta municipale unica è applicabile l’istituto che consente di rimediare alle dimenticanze presentando la dichiarazione omessa entro 90 giorni dal termine ordinario (articolo 16 Dlgs n. 473/1997).
Le dichiarazioni Imu devono essere presentate:
Inoltre questi documenti hanno effetto anche per gli anni successivi, sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell’imposta dovuta.
I contribuenti che non hanno trasmesso entro il 30 giugno 2023 le dichiarazioni Imu o Imu Enc per gli anni 2021 e 2022 possono pertanto presentare la dichiarazione entro il 28 settembre 2023, avvalendosi dello strumento del ravvedimento operoso.
Per regolarizzare la propria posizione tramite ravvedimento operoso, i contribuenti devono presentare la dichiarazione Imu non trasmessa e versare inoltre in aggiunta la sanzione minima prevista per l’omessa dichiarazione ridotta a un decimo del minimo, con l’eventuale imposta dovuta e i relativi interessi.