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Pagamenti della PA: salgono a 500 gli Enti più virtuosi

lentepubblica.it • 4 Aprile 2016

dilazione di pagamentoSalgono da 300 a 500 gli enti pubblici più virtuosi nel pagamento delle fatture elettroniche, ossia quelli che pagano più tempestivamente, selezionati tra quelli che trasmettono informazioni relative ad oltre il 75% delle fatture a loro indirizzate (qualificati come “enti attivi”) e che abbiano ricevuto almeno 1.000 fatture per un importo complessivo superiore a un milione di euro.

 

Sono dati contenuti nell’aggiornamento del focus sui pagamenti della PA pubblicato oggi dal Ministero all’indirizzo pagamentipa.mef.gov.it.

 

Dall’1 luglio 2014 al 31 dicembre 2015 la piattaforma per il monitoraggio dei crediti commerciali verso le pubbliche amministrazioni, realizzata e gestita per il Ministero dal dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, riscontra che a fronte di 21,5 milioni di fatture registrate, per 129 miliardi di euro, sono state pagate 8,9 milioni di fatture per 60,5 miliardi di euro, con un tempo medio di 46 giorni, che scende a 44 per gli “enti attivi”.

 

Gli enti pubblici registrati sulla piattaforma sono ad oggi 20.000, quelli qualificati come attivi 7.400, il 35%. L’aggiornamento pubblicato ha raggiunto l’obiettivo di raccogliere informazioni sul 60% delle fatture registrate entro la fine del 2015.

 

Rispetto alla precedente pubblicazione, al fine di permettere valutazioni più approfondite, sono presenti tre liste ordinate secondo criteri distinti, inoltre la numerosità degli enti elencati in ciascuna lista passa da 300 a 500, perciò gli enti mostrati ammontano, complessivamente, a circa 650 (poiché taluni non compaiono in tutte le tre liste).

 

I criteri utilizzati per selezionare gli enti elencati in ciascuna lista sono i seguenti:

 

 

  • rapporto percentuale tra l’importo pagato e l’importo da pagare;
  • la media ponderata dei tempi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrente tra la data di emissione della fattura e la data di pagamento (si ricorda che per le fatture elettroniche la data di emissione coincide con la data di invio);
  • la media ponderata di ritardi di pagamento, ossia il numero di giorni intercorrenti tra la data di scadenza della fattura e la data di pagamento (questo valore può essere negativo, se la fattura viene pagata in anticipo; inoltre la data di scadenza del debito, se non espressamente indicata nella fattura, è calcolata in base alle norme vigenti a decorrere dalla data di emissione).

 

 

L’ ampliamento del numero di enti nelle liste presentate ha come obiettivo finale la pubblicazione degli elenchi completi di tutti gli enti pubblici, compresi quelli che non comunicano i dati di pagamento.

 

Questi dati vanno letti con attenzione:

 

 

  • il numero e l’importo delle fatture effettivamente pagate è superiore a quello registrato dalla piattaforma di monitoraggio perché soltanto alcuni enti comunicano i dati relativi ai pagamenti
  • il tempo medio di pagamento effettivo del totale delle fatture è con ogni probabilità più lungo di quello registrato tra gli enti che comunicano i dati

 

 

Gli enti che comunicano i dati sono da considerare “virtuosi” perché rispettano l’obbligo di fornire le informazioni. Questi enti sono probabilmente più virtuosi di altri anche nella tempestività di pagamento. Quindi i dati sui quali il MEF fornisce questi indicatori sono ancora insufficienti per avere una misura certa dei tempi di pagamento e della loro evoluzione. Il MEF promuoverà l’adesione alla piattaforma di monitoraggio presso tutte le pubbliche amministrazioni, con l’obiettivo di disporre delle informazioni di pagamento in questi termini:

 

 

  • Informazioni sul 60% delle fatture registrate entro la fine del 2015 (obiettivo raggiunto)
  • Informazioni sul 90% delle fatture registrate entro la fine del 2016
  • Informazioni sul 99% delle fatture registrate entro il 30 giugno 2017

 

 

Per conseguire questi obiettivi il MEF – tramite la Ragioneria Generale dello Stato – ha investito importanti risorse al fine di mettere a disposizione degli enti pubblici tutte le possibili modalità di comunicazione dei dati: da fine luglio, infatti, alle modalità di comunicazione già disponibili (immissione manuale via internet, caricamento massivo tramite invio di file pre-compilati, trasmissione telematica di flussi di dati) si è aggiunta la cooperazione applicativa tramite web services, grazie alla quale gli enti possono mettere i propri sistemi gestionali in comunicazione diretta con la piattaforma di monitoraggio.

 

Prossimamente anche le imprese accreditate sulla piattaforma per il monitoraggio dei crediti commerciali, che già possono verificare lo stato di avanzamento delle proprie fatture nei processi di liquidazione dei pagamenti, potranno utilizzare l’accesso via web services per far colloquiare i propri sistemi gestionali con la piattaforma.

 

 

 

 

 

Fonte: MEF - Ministero dell'Economia e delle Finanze
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