Il nuovo Oic 31, riguardante i fondi per rischi e oneri e il trattamento di fine rapporto, nasce dalla scissione del “vecchio” Oic 19 che, adesso, si occupa esclusivamente dei debiti
Con la pubblicazione del 5 agosto scorso, si è concluso il progetto di rinnovo dei principi contabili nazionali Oic. A seguito di questa ulteriore pubblicazione, risultano rivisitati i principali principi contabili, con l’eccezione dell’Oic 24, che risulta ancora in fase di revisione, attinente le immobilizzazioni immateriali. I principi Oic 1 e Oic 27 sono stati di fatto soppressi, mentre non sono stati revisionati i principi Oic 11, Oic 30 e quelli da Oic 2 a Oic 8.
Nell’appuntamento di oggi, analizziamo il principio contabile Oic 31.
Tale principio nasce dalla scissione del “vecchio” Oic 19 in due nuovi Oic: il nuovo Oic 19, attinente i debiti, e il nuovo Oic 31, riguardante i fondi per rischi e oneri e il trattamento di fine rapporto.
La rivisitazione si è resa necessaria per attuare un riordino generale sulle tematiche relative ai debiti, ai fondi per rischi e oneri e al trattamento di fine rapporto, favorendo il coordinamento con gli altri principi contabili nazionali.
Per meglio comprendere la portata del principio contabile Oic 31, è necessario fare riferimento al nuovo Oic 19, attraverso la cui lettura risulta immediata la distinzione tra debiti e fondi.
In particolare, al paragrafo 4 dell’Oic 19, si definiscono i debiti come “passività di natura determinata ed esistenza certa, che rappresentano obbligazioni a pagare ammontari determinati di solito ad una data prestabilita. I debiti derivano generalmente dall’acquisto di prodotti , merci, servizi; essi comprendono anche gli ammontari che devono essere pagati per il personale, per le imposte, per le royalty, per i dividendi, per l’acquisizione di finanziamenti ed altri”.
Al paragrafo 5 dell’Oic 19, si legge ancora: “i debiti differiscono dai fondi per rischi ed oneri che, invece, accolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti aventi natura determinata, esistenza certa o probabile ed il cui ammontare o data di sopravvenienza è indeterminato alla chiusura dell’esercizio”.
Effettuata la prima distinzione tra debiti e fondi, giova evidenziare che, all’interno della categoria “fondi”, è necessario effettuare una ulteriore distinzione tra fondi rischi e fondi oneri.
Nell’Oic 31, al paragrafo, 7 vengono così definiti i fondi rischi: “I fondi per rischi rappresentano passività di natura determinata ed esistenza probabile, i cui valori sono stimati. Si tratta, quindi, di passività potenziali connesse a situazioni già esistenti alla data di bilancio, ma caratterizzate da uno stato d’incertezza il cui esito dipende dal verificarsi o meno di uno o più eventi in futuro”.
Il concetto di passività potenziale viene chiarito nei successivi paragrafi 9 e 10, mentre al paragrafo 11 viene ripreso il concetto del grado di realizzazione degli eventi esposto nel “vecchio” Oic 19, paragrafo C.VI.d. (evento probabile, possibile o remoto).
Nell’Oic 31, al paragrafo 8, vengono definiti i fondi oneri: “I fondi per oneri rappresentano passività di natura determinata ed esistenza certa, stimate nell’importo o nella data di sopravvenienza, connesse a obbligazioni già assunte alla data di bilancio, ma che avranno manifestazione numeraria negli esercizi successivi”.
Analizzando le innovazioni apportate al vecchio Oic 19, si segnala che:
FONTE: FiscoOggi
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