Il processo tributario telematico è d’obbligo anche per i Comuni relativamente ai giudizi tributari instaurati con ricorsi notificati dal 1 luglio 2019.
La novità deriva dal Decreto fiscale (dlgs 118/2019) che introduce l’obbligo della modalità telematica per la notifica e il deposito degli atti processuali, dei documenti e dei provvedimenti giurisdizionali presso le commissioni tributarie provinciali e regionali, per i ricorsi notificati alla controparte dal 1 luglio.
La modifica interessa il Codice del processo tributario (articolo 16 del dlgs 546/1992).
È necessario, però, registrarsi al Sigit (Sistema Informativo della Giustizia Tributaria), disponibile sul portale www.giustiziatributaria.gov.it, per poter attivare il Processo tributario telematico (Ptt).
Per poter procedere, gli enti locali devono richiedere l’abilitazione al ministero dell’Economia, con l’elenco dei propri dipendenti da abilitare. Sarà consentita, così, l’interazione telematica tra le commissioni tributarie e le parti coinvolte e la sostituzione della modalità cartacea interamente con strumenti informatici.
Dal 1° luglio 2019 ricordiamo sarà obbligatorio il deposito telematico di atti e documenti relativi al processo tributario presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali. Questo significa che il deposito cartaceo della documentazione verrà abolito.
L’unica eccezione è quella delle liti nelle quali il contribuente si difende senza assistenza tecnica corrispondenti alle controversie che abbiano un valore non superiore a euro 3.000.