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Il riordino delle agevolazioni nella Riforma del Fisco

lentepubblica.it • 9 Ottobre 2015

fisco 2Agevolazioni fiscali a revisione periodica. Per le tax expenditures, trascorsi cinque anni dalla loro entrata in vigore, il Governo potrà decidere se confermarle o se optare per l’eliminazione, la riduzione o la modifica.

 

Le nuove regole sul monitoraggio delle spese fiscali, nel decreto legislativo 160/2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 ottobre. La finalità è ridurre, eliminare o riformare le spese ingiustificate o superate alla luce delle mutate esigenze sociali o economiche. Priorità e maggiore tutela, come sottolinea l’articolo 1 del decreto, deve essere data ai redditi di lavoro dipendente, imprese minori e pensioni, alla famiglia, alla salute, alle persone svantaggiate, nonché al campo della ricerca, istruzione e innovazione tecnologica.

 

I costi da “verificare” saranno oggetto di un rapporto redatto annualmente dal Governo e presentato alle Camere. Il documento conterrà ogni forma di esenzione, esclusione, riduzione dell’imposta o regime di favore, derivante da disposizioni normative vigenti. Ciascuna misura sarà accompagnata da una valutazione degli effetti finanziari e dal numero dei beneficiari.

 

Per la relazione, il Governo si avvarrà di una Commissione istituita con Dm, composta da 15 esperti nelle materie economiche, statistiche, fiscali o giuridico-finanziarie: tre professori universitari, due rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri, cinque del Mef, e uno ciascuno del Mise, dell’Istat, dell’Anci, della Conferenza delle regioni e della Banca d’Italia.

 

Per quanto riguarda invece la stima e il monitoraggio dell’evasione fiscale, il Governo, contestualmente alla nota di aggiornamento del Def, dovrà presentare un rapporto nel quale saranno evidenziati, tra gli altri:

 

  • i risultati del contrasto all’evasione, distinguendo tra imposte accertate e riscosse, nonché tra le diverse tipologie di avvio delle procedure di accertamento

 

  • i risultati relativi al recupero delle somme dichiarate e non versate e alla correzione degli errori nella liquidazione delle dichiarazioni

 

  • il recupero di gettito fiscale e contributivo attribuibile alla maggiore propensione all’adempimento da parte dei contribuenti

 

  • le strategie per il contrasto dell’evasione fiscale e contributiva, l’aggiornamento e il confronto dei risultati con gli obiettivi.

 

 

Anche per quest’altro documento, sarà istituita un’apposita Commissione di 15 esperti nelle materie economiche, statistiche, fiscali, lavoristiche o giuridico-finanziarie: tre professori universitari, un rappresentante della presidenza del Consiglio dei ministri, quattro del Mef, due dell’Istat, uno ciascuno del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, dell’Inps, dell’Anci, della Conferenza delle regioni e della Banca d’Italia.

 

Le maggiori entrate derivanti dalle eliminazione o modifica delle spese e/o agevolazioni fiscali e le maggiori entrate derivanti dal contrasto dell’evasione fiscale e contributiva e dal miglioramento dell’adempimento spontaneo (al netto delle somme necessarie al mantenimento dell’equilibrio di bilancio e alla riduzione del rapporto tra il debito e il prodotto interno lordo) confluiranno nel Fondo per la riduzione della pressione fiscale.

Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate - articolo di Patrizia De Juliis
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