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Ristoro TASI abitazione principale e acconto imbullonati: assegnazioni integrative

lentepubblica.it • 11 Agosto 2016

ifel, regoleLa Conferenza Stato-città del 3 agosto 2016 ha espresso parere positivo a due provvedimenti riguardanti: integrazione del ristoro di gettiti aboliti con la Legge di stabilità 2016, con riferimento al mancato gettito Tasi – Abitazione principale; erogazione di un acconto sulla perdita di gettito annuale riscontrata a seguito della detassazione dei macchinari cd. “imbullonati” nella formazione della rendita e del conseguente valore fiscale dei fabbricati del gruppo catastale “D”.

 

Il riparto integrativo relativo all’abitazione principale ammonta complessivamente a circa 31 milioni di euro. Lo schema di riparto è stato effettuato tenendo conto non solo dell’aggiornamento dei dati di incasso della TASI sull’abitazione principale relativa all’anno d’imposta 2015, ma anche – sulla base di quanto fortemente auspicato da ANCI e IFEL – delle quote di gettito in corso di incasso in quanto derivanti da ritardati pagamenti normalmente affluenti nelle casse comunali per via di ravvedimenti spontanei, ancorché tardivi.

 

Inoltre, la Conferenza ha concordato di posporre alla prima quindicina di settembre l’ulteriore riparto di risorse (circa 44 milioni di euro), riguardanti in particolare i gettiti aboliti per agevolazioni sui canoni concordati, sui comodati gratuiti, sui terreni agricoli condotti direttamente da agricoltori professionali, nonché su ulteriori quote da considerare assimilate all’abitazione principale, argomenti sui quali sono ancora in corso elaborazioni conclusive. Verrà così completata l’erogazione della quota accantonata (per complessivi 75 milioni di euro) con l’accordo del 24 marzo scorso, al fine di tenere conto delle informazioni derivanti dai gettiti ulteriormente acquisiti fino a metà 2016 e dell’aggiornamento dei modelli di stima del Mef, che concorrono alla valorizzazione di buona parte dei ristori in questione.

 

Con riferimento ai cosiddetti “imbullonati” è stata inoltre approvata l’assegnazione di un acconto sulla perdita di gettito annuale, in attesa del riparto definitivo previsto dalla legge per la fine di ottobre. È stata così accolta la richiesta dell’ANCI di anticipare una quota del mancato gettito che si sarebbe manifestato con l’acconto di giugno, nonostante ciò non fosse previsto in norma, allo specifico fine di scongiurare il rischio di ingiustificate riduzioni di liquidità, in particolare per i comuni di minore dimensione demografica con maggiore incidenza dell’agevolazione in questione.

 

Nel complesso è stata determinata un’assegnazione pari a circa 50 mln. di euro, il 40% circa dell’ammontare complessivo di ristoro attualmente stimato. Per la quantificazione dell’acconto sono stati utilizzati dati di fonte Agenzia delle Entrate che, sebbene provvisori, sono ben rappresentativi delle variazioni di rendita presentate al 15 giugno 2016 dai contribuenti interessati.

 

Come già comunicato dall’IFEL (nota del 14 luglio u.s.), lo stanziamento di 155 milioni di euro annui per il ristoro dovuto ai Comuni con la detassazione degli “imbullonati” appare sufficiente allo stato delle informazioni finora rese disponibili e non si ravvisa il rischio di ristori inferiori al dovuto per l’anno 2016.

 

Nella sezione “Gettiti standard IMU-TASI e calcolo FSC 2016” dell’“Area riservata” del sito IFEL sono disponibili i dati sui ristori spettanti a ciascun Comune. L’aggiornamento dei dati riguarda anche l’integrazione una tantum riservata agli enti particolarmente penalizzati dalla perequazione delle risorse 2015-16, decisa nella Conferenza Stato-Città del 14 luglio scorso.

 

Si riportano di seguito:

 

 

  • gli allegati A e B (assegnazioni e nota metodologica) relativi al riparto della prima quota dei 75 mln.
  • gli allegati A e B (assegnazioni e nota metodologica) relativi all’acconto a ristoro della perdita di gettito 2016 da esenzione dei c.d. macchinari imbullonati.

 

 

Si confida che l’iter di emanazione dei relativi decreti si svolga in tempi contenuti, così da permettere le erogazioni degli importi dovuti ai primi di settembre.

Fonte: IFEL - Fondazione ANCI
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