Ecco come funziona la sanatoria sulle fatture elettroniche 2023, una delle misure contenute all’interno della cosiddetta tregua fiscale.
A fornire gli ultimi aggiornamenti sull’argomento è stata di recente l’Agenzia delle Entrate.
Con il provvedimento del 6 marzo 2023, l’Agenza delle entrate ha annunciato un’iniziativa per fornire ad alcuni contribuenti specifici informazioni riguardo alle fatture elettroniche e ai corrispettivi telematici che risultano trasmessi oltre i termini di legge.
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L’Agenzia delle Entrate risponde così ai dubbi sollevati da ordini professionali e associazioni di categoria sulle diverse misure di tregua fiscale introdotte dall’ultima Legge di Bilancio (Legge n. 197/2022).
Nell’ottica della tregua fiscale, l’Agenzia delle Entrate spiega che per regolarizzare le violazioni formali occorre versare una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni e rimuovere le irregolarità od omissioni. Il versamento va eseguito in due rate di pari importo, la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo 2024.
L’ultima Circolare dell’Agenzia delle Entrate chiarisce che si considera irregolarità formale, quindi sanabile, l’invio delle fatture elettroniche al Sistema di Interscambio (SdI) oltre i termini ordinari, a patto che le stesse fatture siano correttamente incluse nella liquidazione Iva di competenza, con relativo versamento dell’imposta.
Per lo stesso motivo può essere sanato l’omesso invio dei corrispettivi elettronici regolarmente memorizzati e inseriti in contabilità con liquidazione dell’imposta dovuta.
Ricapitolando rientrano secondo l’Agenzia delle Entrate tra le violazioni formali, e pertanto sanabili, le seguenti casistiche:
Infine si fa presente che non rientrano tra le violazioni formali:
Qui è disponibile il documento completo.
Fonte: articolo di Simone Bellitto