lentepubblica


Ecco la scheda per destinare il 2 per mille ai partiti politici

lentepubblica.it • 7 Aprile 2014

Anche i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione possono esercitare la scelta e sostenere una delle formazioni ammesse al sistema di finanziamento

Pronta la scheda con cui le persone fisiche potranno destinare il 2‰ della propria Irpef a uno dei partiti politici che, superato l’esame della “Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici”, potranno ricevere il contributo volontario dei loro sostenitori, attraverso il nuovo strumento introdotto dall’articolo 12 del Dl 149/2013, che ha abolito il finanziamento diretto ai partiti.

Nella scheda trovano posto, quindi, le formazioni e i movimenti (undici in tutto), presenti nell’elenco trasmesso dall’apposito organo di controllo all’Agenzia delle Entrate.

Possono esercitare la scelta, già a partire dal 2014, in relazione al periodo d’imposta 2013, non soltanto i contribuenti che presentano il 730 o Unico Pf, ma anche le persone fisiche, che pure essendo titolari di redditi, non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione.

Il provvedimento 3 aprile 2014 del direttore dell’Agenzia delle Entrate, oltre ad approvare scheda, istruzioni e specifiche tecniche, stabilisce le modalità di presentazione e trasmissione della stessa, da parte di contribuenti, sostituti d’imposta, uffici postali e intermediari abilitati. La procedura assicura la tutela della riservatezza delle scelte esercitate.

Per scegliere, basta una firma
La scheda, che può essere scaricata e stampata dal sito internet dell’Agenzia delle Entrate, si presenta come quella già utilizzata per il 5 e l’8‰, composta da due sezioni e dall’informativa sulla privacy.
Il contribuente deve compilare la parte superiore inserendo i propri dati anagrafici e poi firmare in corrispondenza del partito che intende sostenere. Attenzione: la firma deve essere una sola, perché uno è il partito a cui destinare la quota del 2 per mille.

Presentazione e trasmissione: istruzioni per l’uso
Diverse le modalità di presentazione. Il contribuente può trasmettere la scheda direttamente dal proprio pc, servendosi dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, oppure attraverso i sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale, i Caf e gli altri intermediari abilitati, o rivolgendosi agli uffici postali.

Il modulo cartaceo va consegnato all’incaricato della trasmissione in una normale busta chiusa, sigillata e contrassegnata dal contribuente su entrambi i lembi di chiusura. Sul plico deve essere scritto “Scelta della destinazione del due per mille dell’Irpef” e indicati il codice fiscale, il cognome e il nome di chi ha effettuato la scelta. La scheda può essere consegnata anche da un delegato. In ogni caso, Poste, sostituto o chi per loro, consegnerà una ricevuta al momento dell’accettazione.

Termini di presentazione in armonia con le dichiarazioni
La scheda deve essere presentata rispettando le scadenze stabilite per le dichiarazioni dei redditi e la regola vale anche per i titolari di reddito esonerati dalla dichiarazione. Il termine ultimo, quindi, coincide con quello previsto per l’invio telematico di Unico Pf 2014, ossia il 30 settembre 2014.

Tempi ben definiti per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate da parte di Poste e intermediari, che devono provvedere:

  • entro il 31 luglio 2014, per le schede ricevute fino al 30 giugno
  • entro il 31 ottobre 2014, per le schede ricevute dall’1 luglio fino al termine di presentazione telematica del modello Unico.

A loro anche il compito di verificare che i dati indicati sulla busta coincidano con quelli inseriti nella scheda.

I sostituti d’imposta devono consegnare il prima possibile le buste ricevute (e in ogni caso non oltre il prossimo 30 giugno) agli uffici postali o agli altri intermediari, utilizzando l’apposita bolla di consegna (allegato 2 al provvedimento), nella quale vanno indicati i codici fiscali dei sostituiti che hanno inteso destinare il 2‰ della loro Irpef a un partito. I codici fiscali non devono però essere inseriti nel caso di presentazione all’ufficio postale, dove le buste possono essere raggruppate, fino a un massimo di cento, in pacchi chiusi.

Scheda per la scelta della destinazione del 2 per mille

istruzioni per la compilazione

specifiche tecniche

FONTE: Fisco oggi, giornale on line dell’agenzia delle entrate

voto

Fonte:
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments