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Studi di settore al traguardo. Online i modelli per Unico 2014

lentepubblica.it • 21 Maggio 2014

Riguardano i settori manifatturiero, dei servizi, professionale e del commercio. Istruzioni e quadri tengono conto dei correttivi “crisi” introdotti da recenti provvedimenti legislativi.

Approvati e disponibili in Rete, insieme alle relative istruzioni, i 205 modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore, da utilizzare per la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2013.

Il via libera nel provvedimento del direttore dell’Agenzia del 20 maggio.
Nell’allegato 2 al documento di prassi, inoltre, indicate le caratteristiche tecniche per la stampa dei moduli e le modalità di predisposizione dei dati da trasmettere all’Agenzia delle Entrate.

Parte integrante di Unico 2014, i moduli dovranno essere compilati anche dai soggetti tenuti alla loro presentazione seppure esclusi dall’applicazione degli Sds. I settori interessati sono il manifatturiero, dei servizi, professionale e del commercio.
Nel dettaglio, promossi i modelli relativi a:

  • 51 studi del comparto manifatturiero
  • 60 studi del settore dei servizi
  • 24 studi riguardanti le attività professionali
  • 70 studi del settore del commercio.

Alcuni devono essere compilati soltanto per l’acquisizione dei dati; si tratta degli studi:

  • VG82U, relativo ad attività connesse al marketing e ai servizi pubblicitari (codici attività 73.11.02 e 73.12.00)
  • UG96U, riguardante la gestione di parcheggi e autorimesse (codice attività 52.21.50)
  • VG87U, attività di consulenza per la gestione della logistica aziendale (codice attività 70.22.01).

Qualche ritocco in armonia con la normativa
Istruzioni e moduli sono aggiornati con i correttivi disposti con i decreti ministeriali del 24 marzo e del 2 maggio scorsi, che hanno adeguato i criteri valutativi di ricavi e compensi alla congiuntura economica, in base alle informazioni e ai dati raccolti ed elaborati dalla Commissione degli esperti.

Guardando più da vicino l’intero “pacchetto”, c’è da evidenziare che sono state semplificate le istruzioni, accorpando le parti comuni a tutti gli studi.
Sono state così predisposte, ad esempio, spiegazioni “cumulative” per i quadri A (personale), F (dati contabili impresa), G (dati contabili lavoro autonomo)T (correttivi crisi)X (altre informazioni rilevanti), e V (ulteriori dati specifici), distinguendole da quelle specifiche relative allo studio specifico.

Sempre a proposito del vademecum di compilazione, in linea con Unico 2014, nella parte generale è stato modificato il paragrafo 3, che indica i soggetti tenuti alla presentazione dei modelli anche se esclusi dall’applicazione degli Sds: nella nuova versione, è specificato che non sono tenuti all’adempimento i contribuenti che rimangono fuori per liquidazione coatta amministrativa e fallimentare.

Un’altra modifica riguarda il quadro A, dove è stato precisato come comportarsi per indicare il numero di giornate retribuite in presenza di dipendenti non iscritti a enti previdenziali.

Sono stati messi al passo, inoltre, con le modifiche normative, istruzioni e righi relativi a canoni di leasing, affitto di azienda, canoni di locazione riferiti ai beni mobili strumentali compresi nel contratto di affitto, operazioni con ricavi dichiarati ai fini delle imposte sui redditi, regime dei “minimi”.

Anche quest’anno, poi, è stato predisposto un apposito quadro “T” (Altre informazioni rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore), che consente al contribuente di indicare i dati utili all’applicazione dei correttivi agli studi disposti con il decreto Mef del 2 maggio, che rimodulano ricavi e corrispettivi misurandoli con la crisi economica e dei mercati.

A braccetto con Unico 2014, per via telematica
I modelli, scaricabili gratuitamente dal sito internet dell’Agenzia, devono essere trasmessi on line direttamente dal contribuente, insieme alla dichiarazione dei redditi, utilizzando i servizi telematici Entratel o Internet (Fisconline) oppure rivolgendosi ai soggetti abilitati alla trasmissione, secondo le specifiche tecniche che saranno definite in un successivo provvedimento.

FONTE: Fisco Oggi, giornale on line dell’Agenzia delle entrate

 

unico 2014

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