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Tari e fabbisogni standard: le nuove Linee guida

lentepubblica.it • 12 Febbraio 2018

Pubblicate sul sito del dipartimento delle Finanze le linee guida su TARI e fabbisogni standard. Hanno lo scopo di coadiuvare e supportare i Comuni nella determinazione delle tariffe del tributo in base alle nuove regole.


Novità in arrivo per la Tari: il dipartimento delle Finanze, infatti, ha pubblicato, sul proprio sito internet, le “Linee guida interpretative per l’applicazione del comma 653 dell’articolo 1 della legge n. 147 del 2013”.

 

Queste linee guida sono rivolte ai Comuni che nel 2018 prenderanno in considerazione, per la determinazione dei costi relativi al servizio di smaltimento dei rifiuti, anche le risultanze dei fabbisogni standard, secondo quanto previsto dalla legge di stabilità 2014 (articolo 1, comma 653, legge 147/2013).

 

La Tari è finalizzata al finanziamento dei costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Le relative tariffe sono stabilite con delibera del consiglio comunale in conformità al piano finanziario redatto dal soggetto a cui è affidato il servizio di gestione dei rifiuti e approvato dallo stesso consiglio (o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia).

 

La disciplina in materia prevede espressamente che nella determinazione delle tariffe deve in ogni caso essere assicurata la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, compresi i costi dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche, a esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali (articolo 1, comma 654, legge 147/2013).

 

La TARI per il 2018

 

A partire dal 2018, i Comuni, nella fissare le tariffe Tari, devono tener conto di un ulteriore elemento. Le risultanze dei fabbisogni standard del servizio raccolta e smaltimento rifiuti (comma 653). Il dipartimento, con le Linee guida pubblicate oggi, vuole fornire uno strumento di supporto ai Comuni. Infatti il 2018 sarà un anno di transizione, essendo il primo in cui verrà applicata la disposizione.

 

Molti comuni hanno già approvato i propri piani finanziari e, quindi, hanno già deliberato le tariffe Tari. Questi Comuni non sono tenuti a rivedere le decisioni già prese.

 

Le Linee guida, inoltre, chiariscono che:

 

 

  • le risultanze dei fabbisogni standard a cui fa riferimento il comma 653 non sono quelle attualmente reperibili sul sito internet “OpenCivitas”, bensì quelle contenute nella “Tabella 2.6: Stime puntuali OLS dei coefficienti della funzione di costo – Smaltimento rifiuti” della “Revisione della metodologia dei fabbisogni standard dei comuni” del 13 settembre 2016, adottata con il Dpcm 29 dicembre 2016
  • il comma 653 non è applicabile nei confronti dei comuni delle regioni a statuto speciale. Questo poiché, ad oggi, l’elaborazione dei fabbisogni standard è prevista per legge solo per le regioni a statuto ordinario.

 

 

Pertanto, le Linee guida sono dirette a rendere più semplice la lettura e l’utilizzazione, da parte degli enti locali, della Tabella 2.6 (riportata come Allegato 1) nell’ambito della procedura di determinazione dei fabbisogni standard.

 

Infine, alle Linee guida sono allegate:

 

 

  • le modalità di calcolo delle risultanze dei fabbisogni standard (Allegato 2)
  • le variabili considerate nella stima dei fabbisogni standard del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani.
Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate
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