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Tariffe Ricarica Auto Elettriche 2019: gli scenari ipotizzati dall’ARERA

lentepubblica.it • 31 Luglio 2019

tariffe-ricarica-auto-elettriche-2019Tariffe Ricarica Auto Elettriche 2019: ecco le ipotesi al vaglio dell’Autorità dell’Energia per facilitare la diffusione della mobilità elettrica.


Tariffe Ricarica Auto Elettriche 2019. Un’auto elettrica è un’automobile che utilizza per il suo movimento l’elettricità attraverso l’apposita ricarica, e non la benzina o altri combustibili utilizzati di solito nelle automobili.

La ricarica delle auto elettriche può avvenire tramite le colonnine diffuse sul territorio, che però ad oggi in Italia sono in numero assolutamente insufficiente.

Uno degli scopi prefissati dall’ARERA è, pertanto, quello di rendere questo mercato più diffuso ed efficiente. E il primo passo sarebbe quello di ritoccare le tariffe di ricarica delle auto elettriche dal 2019.

Tariffe Ricarica Auto Elettriche 2019

Un documento attualmente in consultazione pertanto illustra gli orientamenti dell’Autorità in materia di criteri di regolazione tariffaria.

In particolare con riferimento alle modalità di determinazione del costo riconosciuto a copertura dei costi operativi. Ai fini della fissazione dei livelli tariffari dell’anno 2020 e dei successivi aggiornamenti.

L’Autorità, ai fini della determinazione dei livelli tariffari iniziali intende fare riferimento ai costi sostenuti dalle imprese esercenti i servizi regolati nell’anno più recente disponibile in tempo utile per le determinazioni tariffarie, vale a dire l’anno 2018.

Le informazioni relative a tali costi saranno desumibili:

  • dai conti annuali separati predisposti dagli esercenti, che sono in fase di raccolta;
  • dalle risposte ad appositi questionari predisposti dagli Uffici dell’Autorità e inviati agli esercenti.

Tra le ipotesi al vaglio per quanto riguarda le ricariche pubbliche, infine si prevede di far rispettare alcuni requisiti minimi per contenere i potenziali impatti negativi sulla rete elettrica cui la stazione di ricarica viene connessa.

Ad esempio, sostiene l’Autorità, si potrebbe definire un tetto massimo alla potenza elettrica della connessione che può essere impegnata dal titolare di un punto di prelievo cui venga applicata la tariffa specifica.

Un altra ipotesi, invece, prevede di applicare una tariffa di tipo “time-of-use” con una riduzione dei costi solamente nelle ore notturne. Si parla della possibilità di predisporre una tariffa monomia per punti di prelievo di media tensione. Con particolare riguardo alle stazioni di ricarica per il trasporto collettivo (bus elettrici ad esempio) e per le flotte di car-sharing elettrico.

A questo link il documento completo dell’ARERA.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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