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Tasse su Vendita Casa: l’aumento è in arrivo

lentepubblica.it • 21 Febbraio 2020

tasse-vendita-casa-aumentoCi saranno delle maggiorazioni  sui balzelli da pagare per chi decide di vendere casa.


Tasse su Vendita Casa: l’aumento è in agguato, ecco quali tributi dovrebbero lievitare.

Mettere in vendita il proprio appartamento infatti costerà di più in ragione della stangata fiscale.

Scopriamo in modo sintetico su quali aspetti il Fisco metterà mano a questa tassazione.

Tasse su Vendita Casa: aumento in arrivo

In particolare aumenteranno le imposte previste relativamente agli atti notarili.

L’Agenzia delle Entrate ha così statuito un rincaro delle imposte sugli atti notarili pari a 245 euro di cui 200 per la tassa di registro e 45 per quella di bollo. La somma di 245 euro va ad assommarsi alle consuete imposte che si è tenuti a versare in riferimento all’atto stipulato.

In pratica il Fisco chiede più tasse soprattutto quando le parti prevedono una penale nel rogito. Cioè una causa che prevede l’obbligo di pagamento a carico di una delle parti in caso di inadempimento alle pattuizioni del contratto.

Oppure quando un genitore paga parzialmente o totalmente il costo della casa sottolineando nell’atto che il pagamento stesso è a titolo di donazione o regalo al figlio.

La reazione di Federnotai

Per far fronte a questi aumenti considerati sconsiderati, Federnotai Lombardia ha deciso di fornire assistenza ai notai lombardi per la presentazione di ricorsi contro l’Agenzia delle entrate.

Un’altra proposta portata avanti da Federnotai è quella di parificare l’imposta di registro e l’Iva sull’acquisto della prima casa, proprio come è stato appena proposto in manovra per le imposte ipotecaria e catastale.

Il pareggiamento del regime impositivo potrebbe avvenire al 3%, quando allo stato attuale sono rispettivamente il 2% e il 4%.

E poiché questa operazione penalizzerebbe le compravendite tra privati, Federnotai suggerisce anche

una riduzione dell’attuale base imponibile e l’eliminazione del minimo di euro 1.000 attualmente previsto; importo, questo, che penalizza gli acquisti delle fasce più deboli”.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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