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Visite Fiscali: nuovi controlli mirati dall’INPS

lentepubblica.it • 5 Febbraio 2017

controlli mirati visite fiscaliRisorse e competenze saranno trasferite all’Istituto della previdenza. Nuovi criteri di accertamento: tra le novità la possibilità di tornare a controllare, con verifiche ripetute.

 


Visite Fiscali: nuovi controlli mirati dall’INPS.

 

Le fasce orarie di reperibilità, in cui farsi trovare a casa, potranno essere riviste. Un polo unico della medicina fiscale in capo all’Inps, che si occuperà degli accertamenti del settore statale, non solo privato.

 

Oggi per i dipendenti pubblici sono attive le Asl, ma la delega Madia prevede che risorse e competenze siano trasferite all’Inps. Previsti anche nuovi criteri attraverso cui svolgere le visite fiscali sulle malattie e la possibilità di tornare a controllare, con verifiche ripetute.

 

Al contrario di quanto avviene attualmente, poi, il medico fiscale potrà passare più volte, a prescindere dalla durata della malattia o del verificarsi di situazioni particolari: oggi come oggi, la visita fiscale può avvenire più volte, nell’arco della stessa malattia, solo in caso di ricadute, continuazione della prognosi o nell’ipotesi in cui sia necessario approfondire gli accertamenti, in attesa dei risultati di analisi ed esami.

 

Visite Fiscali: nuovi controlli mirati dall’INPS

 

L’obiettivo della norma, secondo quanto prevede la delega della riforma Madia, è quello di rafforzare i controlli in caso di malattia con i dati in possesso dell’Inps grazie al quale si potranno fare visite mirate, massimizzando l’efficacia delle visite.

 

Tra le novità anche una complessiva armonizzazione delle fasce orarie di reperibilità in cui è obbligatorio farsi trovare a casa in caso di malattia (attualmente le ore giornaliere sono 4 per il settore privato e 7 per il pubblico impiego) e la possibilità per i medici fiscali di condurre accertamenti ripetuti.

 

Sarà assicurata continuità professionale ai 1.300 medici inseriti nelle liste speciali per le visite fiscali, con un rafforzamento del regime di convenzione per i ‘camici bianchi’ deputati agli accertamenti, in modo da garantire maggiore specializzazione e l’attività in via esclusiva.

 

La riforma dovrebbe infine completare l’armonizzazione delle ipotesi di esonero dalla visita fiscale (ad esempio per ricovero ospedaliero, o per malattie in cui è a rischio la vita del lavoratore), con casistiche uguali per tutti.

 

Ma non saranno questi i soli cambiamenti, si cercherà di rendere tutta la materia più ordinata così da rendere il controllo più facile. Ad esempio, con i rinnovi contrattuali, si potrebbe intervenire su alcune modalità di fruizione dei permessi, come quelli della legge 104 del 1992, rivedendo le regole sui preavvisi.

 

Per maggiori informazioni sull’argomento potete consultare il nostro articolo dedicato ai casi di esenzione.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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