Per la riapertura dei termini è prevista un’istanza aggiornata, ma, nelle more, chi vuole mettersi in regola può farlo secondo le modalità già espresse, che non perdono la loro efficacia. Il decreto fiscale (articolo 7, Dl 193/2016) prevede la riapertura dei termini della voluntary disclosure, ossia della procedura di collaborazione volontaria prevista per la regolarizzazione degli investimenti illecitamente detenuti all’estero e degli imponibili di fonte italiana, beneficiando di una riduzione delle sanzioni relative alle violazioni in materia di monitoraggio fiscale. A tale procedura si può accedere – fin da subito – utilizzando il modello approvato nel 2015 dal direttore delle Entrate (provvedimento 13193/2015).
Lo fa sapere l’Agenzia che, per agevolare coloro che intendono approfittare di questa nuova chance per mettersi in regola con il Fisco italiano, ha diffuso oggi un comunicato stampa con le seguenti precisazioni:
In seguito, quando sarà predisposto il nuovo modello di istanza, con le relative istruzioni, aggiornato con le disposizioni del decreto fiscale entrato in vigore il 24 ottobre scorso, l’Agenzia delle Entrate fornirà, con lo stesso provvedimento, le necessarie indicazioni per integrare la richiesta di accesso presentata con le modalità appena descritte.
Ricordiamo che…
È possibile avvalersi della “voluntary-bis” fino al 31 luglio 2017, a condizione che il contribuente che presenta l’istanza non l’abbia già avanzata in precedenza, anche per interposta persona. Il versamento del dovuto (a titolo di imposte, ritenute, contributi, interessi e sanzioni) dovrà essere effettuato entro il 30 settembre 2017, senza possibilità di avvalersi della compensazione, in un’unica soluzione o in tre rate mensili di pari importo (la prima, comunque, entro il 30 settembre 2017). Possono accedere alla nuova voluntary anche soggetti diversi da quelli tenuti agli obblighi di monitoraggio (persone fisiche, enti non commerciali e società semplici ed equiparate).
Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate