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Comuni Ricicloni 2018: la classifica annuale di Legambiente

lentepubblica.it • 4 Luglio 2018

comuni-ricicloni-2018-classifica-annuale-legambienteComuni Ricicloni 2018: la classifica annuale di Legambiente, che presenta i migliori risultati nella gestione dei rifiuti nei comuni italiani.


Trend positivo, aumentano i comuni rifiuti free al sud. In Italia sono sempre più numerosi i Comuni rifiuti free, cioè quei Comuni dove la raccolta differenziata funziona correttamente, ma soprattutto dove ogni cittadino produce, al massimo, 75 chili di secco residuo all’anno, ovvero di rifiuti indifferenziati avviati a smaltimento.

 

Erano 486 lo scorso anno, sono 505 nel 2018, per un totale 3.463.849 cittadini, circa 200.000 in più rispetto al 2017. Il trend è positivo quindi, ma evidentemente c’è ancora molto da fare in tema di economia circolare.

 

Il XXV rapporto Comuni Ricicloni di Legambiente è stato presentato nell’ambito dell’EcoForum l’economia circolare dei rifiuti.

 

Nel rapporto, in positivo, va segnalato l’aumento dei Comuni rifiuti free al Sud: erano 43 (pari al 10%) lo scorso anno e oggi sono 76 (15%); il Centro si conferma sostanzialmente stabile (passando da 38 a 43 Comuni e cioè dall’8% al 9%) con qualche avanzamento dovuto al successo del porta a porta in Toscana, mentre il numero dei Comuni virtuosi diminuisce del 6% al Nord tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige che pur perdendo 26 comuni e con un leggero aumento della produzione di rifiuti indifferenziati, rimangono comunque le regioni col maggior numero di virtuosi.

 

Al Nord migliora solo la Lombardia che aggiunge altri 11 comuni ai 90 all’anno precedente, mentre a livello nazionale l’aumento più significativo di comuni virtuosi è in Basilicata dove la percentuale dei Comuni Rifiuti Free sul totale passa dall’1,5% all’8%. Le città di Treviso, Pordenone e Trento si riconfermano, come lo scorso anno, in testa ai capoluoghi di provincia, così come, ancora una volta, il Nord-Est si dimostra quale area geografica più efficiente in tema di gestione virtuosa dei rifiuti urbani.

 

Su 505 comuni a bassa produzione di secco residuo, ben 264 appartengono infatti a quest’area in cui, non a caso, la raccolta e la gestione dei rifiuti sono basate, quasi totalmente, su sistemi consortili con una raccolta organizzata esclusivamente con il sistema porta a porta. Dalla stessa area i consorzi che riempiono le prime posizioni della classifica dedicata, dove va segnalata Mantova Ambiente (Lombardia) che ha scalato pian piano la classifica fino ad arrivare all’attuale terza posizione, dietro ai noti Priula e Bacino Sinistra Piave, entrambi della provincia di Treviso.

Fonte: Legambiente
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