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Crescono i Comuni che proibiscono i Botti di Capodanno

lentepubblica.it • 30 Dicembre 2014

In occasione dei festeggiamenti del 31 dicembre 2014 e l’arrivo del nuovo anno, molti comuni italiani, sull’esempio di Torino, hanno emanato ordinanze per vietare l’uso di fuochi d’artificio e petardi, tra questi spicca Milano, mentre mancano città come Roma e Firenze.

“E’ vietato su tutto il territorio del Comune di Torino, fare esplodere petardi, botti, fuochi d’artificio e articoli pirotecnici in genere. L’attivazione di petardi, botti, fuochi d’artificio e simili può configurarsi come maltrattamento e comportamento lesivo nei confronti degli animali e comporta quindi responsabilità dei trasgressori”.

Recita così il comma 23 dell’articolo 9 del “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali in città” di Torino. E infatti, alla vigilia della notte di Capodanno, il Comune ricorda ai cittadini che è vietato l’uso dei fuochi d’artificio e petardi per festeggiare l’anno 2015. Un divieto che per il capoluogo piemontese è in vigore tutto l’anno e , per questo motivo, non necessita di una precisa ordinanza. L’obiettivo, in comune con le associazioni ambientaliste è chiaro: tutelare il benessere degli animali.
Anche quest’anno, la Lav (Lega Antivivisezione), tra le altre associazioni, chiede a tutti i sindaci d’Italia di “emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale”, affinché “i festeggiamenti non si traducano in una tragedia per gli animali”.

Sul tema il comune di Torino è all’avanguardia, come spiega l’assessore all’Ambiente Enzo Lavolta. “Molte altre amministrazioni comunali hanno preso esempio da Torino. Mi sento di fare appello alla responsabilità di tutti perché ci sia il rispetto della norma ed anche la volontà di tutelare gli animali e festeggiare con loro – continua – senza costringerli a subire lo stress ed i danni, a volte anche molto gravi, causati dall’esplosione di petardi e fuochi d’artificio”. Se l’anno scorso il numero dei comuni che avevano emanato ordinanze erano circa 800, quest’anno il numero è aumentato e, tra le nuove città aderenti, spicca Milano che impone il divieto fino alla mezzanotte del primo gennaio.
Diverso, nelle città italiane, l’importo della sanzione a chi non rispetta l’ordinanza, che arriva fino ad un massimo di 500 euro.

A non emanare divieti, invece, saranno le città di Roma e Firenze, che confidano nel buon senso civico dei cittadini.

Ecco alcuni consigli dell’associazione per tutelare gli animali:

“Non lasciate che i cani affrontino in solitudine le loro paure e togliete ogni oggetto in cui sbattendo potrebbero procurarsi ferite

Evitate di lasciarli all’aperto: la paura fa compiere loro gesti imprevedibili, il primo è la fuga

Non teneteli legati alla catena perché potrebbero strangolarsi

Non lasciateli sul balcone perché potrebbero gettarsi nel vuoto

Dotateli di tutti gli elementi identificativi possibili

Se si nascondono in un luogo della casa, lasciateli lì perché loro considerano sicuro il loro rifugio

Cercate di minimizzare l’effetto dei botti tenendo accese radio o TV

Prestate attenzione anche agli animali in gabbia, non teneteli sui balconi

Nei casi di animali anziani, cardiopatici e/o particolarmente sensibili allo stress dei rumori rivolgiti con anticipo al tuo veterinario di fiducia”.

 

 

FONTE: Eco dalle Città (www.ecodallecitta.it)

 

 

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