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L’UE guarda alle risorse marine per la crescita

lentepubblica.it • 13 Maggio 2014

L’UE ha presentato un piano d’azione per utilizzare meglio e in maniera più responsabile le risorse dei nostri mari.

Con due terzi del pianeta coperto dalle acque, le risorse marine sono una preziosa fonte di alimenti, medicine ed energia. La cosiddetta “economia blu” potrebbe anche contribuire alla crescita sostenibile.

Tuttavia, le nostre conoscenze riguardo al mare sono limitate e manca ancora un coordinamento efficace delle attività di ricerca dei paesi dell’UE.

Ricerca e innovazione

Il piano d’azione mira a creare:

  • una mappa digitale dell’intero fondale marino d’Europa entro il 2020. Il 30% di questo fondale non è ancora stato esplorato e i relativi dati sono gestiti da organizzazioni diverse. Sapere cosa accade sul fondo del mare ci aiuterà a sfruttare appieno i nostri oceani salvaguardandone nel contempo i delicati ecosistemi
  • una piattaforma di informazione online entro il 2016. Ciò consentirà di condividere i dati e i risultati dei progetti di ricerca, evitando duplicazioni e accelerando l’innovazione
  • un forum destinato al mondo della scienza e delle imprese, che coinvolga il settore privato, gli scienziati e le ONG per plasmare l’economia blu del futuro e condividere idee.

Man mano che il settore cresce, l’Europa avrà bisogno di un maggior numero di ingegneri e scienziati competenti.

Ad esempio, l’energia eolica offshore dovrebbe creare 131 000 posti di lavoro entro il 2020.

Il piano d’azione incoraggia gli istituti di ricerca e le organizzazioni di imprese a prepararsi definendo le esigenze e le competenze richieste.

Economia e ambiente

Oltre 5 milioni di persone lavorano già nell’economia blu in Europa, in settori che vanno dal turismo alla pesca.

Tra il 2007 e il 2013, l’UE ha stanziato in media 350 milioni di euro l’anno per la ricerca marina, oltre ai 1,3 miliardi di euro erogati dai vari paesi europei per i progetti nazionali.

Orizzonte 2020, un programma dell’UE per l’innovazione e la crescita economica, dispone (solo per il periodo 2014-2015) di una dotazione di 145 milioni di euro per la crescita “blu”.

Mentre si sviluppano le opportunità di crescita, occorre anche tutelare i mari per le generazioni future. Sostenibilità e crescita vanno di pari passo: ad esempio, se l’acqua dei mari è più pulita, i molluschi possono essere venduti a un prezzo più elevato.

Il monitoraggio dei mari continuerà per misurare l’impatto ambientale dell’economia blu.

FONTE: Commissione europea

mare

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