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Piano casa. Il governo studia un decreto per rilanciare il mercato degli affitti

lentepubblica.it • 4 Marzo 2014

Entro la settimana, con ogni probabilità venerdì, il Governo dovrebbe approvare il cosiddetto Piano casa o, per meglio dire, il Piano casa 2, dato che un provvedimento con questo nome è già stata emanato, quando il premier era Enrico Letta, dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi.

La norma, fortemente voluta da Renzi e finalizzata ad accelerare e integrare il precedente decreto, prevede l’impiego di un miliardo e mezzo di risorse in quattro anni volte sia ad aiutare gli inquilini in difficoltà che ad agevolare i proprietari di case. In sostanza, quindi, a rivitalizzare il mercato degli affitti il cui principale problema è dato dalla morosità degli inquilini (provocata, ovviamente, dalla crisi), fattore che induce sempre più proprietari e lasciare le case sfitte per non correre rischi.

Il decreto introdurrà, quindi, la possibilità di una cedolare secca, che passa dal 15% al 10%, per chi si avvarrà dello strumento del canone concordato. Gli affittuari con reddito basso, poi, godranno di unadetrazione Irpef fino a 900 euro. Alla cosiddetta morosità non colpevole (si riferisce a chi non può pagare il canone perché ha perso il lavoro), inoltre, sarà fatto fronte con il fondo per gli affitti, che sarà potenziato, passando da 150 a 300 milioni di euro. Sono previsti, inoltre, incentivi per le giovani coppie che vogliono comprare casa o ristrutturare la propria, attraverso la creazione di un fondo da 2 miliardi di euro presso la Cassa depositi e prestiti; tale plafond rappresenterà la garanza per quelle banche convenzionate (finora sono 20) che erogheranno mutui o finanziamenti.

FONTE: CGIA Mestre

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