lentepubblica


Rischio Sismico: attestazioni solo da Architetti e Ingegneri?

lentepubblica.it • 6 Marzo 2017

rischio sismico attestazioni architetti ingegneriIl DM di approvazione delle Linee Guida per la classificazione sismica degli edifici, firmato lo scorso 28 febbraio dal Ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, che all’articolo 3 si esprime sulle competenze dei soggetti deputati ad effettuare le diagnosi e le attestazioni.


 

All’articolo 3, infatti, si legge: “l’efficacia degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico è attestata dai professionisti incaricati della progettazione strutturale, direzioni dei lavori delle strutture e collaudo statico in possesso di laurea in ingegneria o in architettura secondo le competenze del DPR 328/2001 e iscritti ai relativi ordini professionali di appartenenza”. In più il modello precompilato per l’asseverazione (Allegato B) contempla solo due possibilità da spuntare per il professionista: ingegnere/architetto. In questo modo il DM limita il panorama dei professionisti competenti per il rilascio degli attestati, escludendo praticamente geometri e periti.

 

Questa limitazione sembra, però, in conflitto con le Linee guida, improntate da subito alla massima semplicità, proprio per aprire il più possibile il mercato di imprese e professionisti.

 

Le linee guida  forniscono due metodologie per la valutazione, di cui una semplificata per lavori minori e il miglioramento di una sola classe di rischio,  l’indirizzo di massima su come progettare interventi di riduzione del rischio per portare la costruzione ad una o più classi superiori.

 

Come evidenziato dal Consiglio Nazionale Geometri (CNGeGL) e dal Consiglio Nazionale Periti Industriali (CNPI)non spetta a un Decreto Ministeriale esprimersi sulle competenze professionali”.  Il Presidente del CNGeGL Maurizio Savoncelli e il Presidente del CNPI Giampiero Giovannetti  si sono subito mobilitati, inviando al Ministro Delrio una lettera con la richiesta di un immediato correttivo al provvedimento.

 

Il Sismabonus rafforzato previsto in Stabilità

 

La Stabilità 2017 ha quindi previsto misure rafforzate per il Sismabonus, in particolare:

 

Estensione alle zone sismiche 1, 2 e 3, buona parte del territorio nazionale a rischio (in precedenza, solo 1 e 2).

 

Stabilizzazione per 5 anni, tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021

 

Riguarda gli immobili adibiti a abitazioni, seconde case e ad attività produttive.

 

Detrazioni in 5 anni (anziché 10)

 

Detrazioni premianti, maggiore è l’efficacia dell’intervento

 

Nei condomini, cessione del credito ai fornitori per chi non può sostenere la spesa (con successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate).

 

Detrazioni premianti con il Sismabonus della Stabilità 2017

 

Rispetto alle ristrutturazioni antisismiche senza variazione di classe (50%) le detrazioni per la prevenzione sismica aumentano notevolmente qualora si migliori l’edificio di una o due classi di Rischio Sismico.

 

Per abitazioni, prime e seconde case, e edifici produttivi

 

 

  • detrazione al 70% se migliora di 1 classe di rischio
  • detrazione all’80% se migliora di 2 o più classi di rischi

 

 

Per condomini parti comuni

 

 

  • detrazione al 75% se migliora di 1 classe di rischio
  • detrazione all’85% se migliora di 2 o più classi di rischio

 

 

L’ammontare delle spese è non superiore a euro 96.000 per ciascuna delle unità immobiliari.

Fonte: MIT - Ministero dell'Infrastrutture e dei Trasporti
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments