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PNRR e migrazione al cloud: aggiornate linee guida di asseverazione

lentepubblica.it • 8 Febbraio 2023

pnrr-migrazione-cloud-linee-guida-asseverazioneCon l’aggiornamento delle Linee guida per i Soggetti attuatori del PNRR sono state introdotte importanti novità in materia di asseverazione per tutte le PA locali protagoniste della migrazione al cloud.


Tra i vari chiarimenti: in fase di verifica saranno valutate positivamente le migrazioni realizzate in modalità “B – Aggiornamento” anziché “A – Trasferimento”.

L’obiettivo di questo investimento è migrare i dataset e le applicazioni di una parte sostanziale della pubblica amministrazione locale verso un’infrastruttura cloud sicura, consentendo a ciascuna amministrazione la libertà di scegliere all’interno di un insieme di ambienti cloud pubblici certificati.

L’intervento riguarda in particolare le amministrazioni locali che, grazie a un programma di supporto, potranno trasferire al cloud i dati e le applicazioni, che saranno così accessibili in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.

Scopriamo di più quali sono le novità in materia a seguito delle nuove linee guida di asseverazione.

PNRR e migrazione al cloud: aggiornate linee guida di asseverazione

L’asseverazione verrà dunque considerata come superata positivamente anche se il servizio che doveva essere migrato in modalità “A -Trasferimento”, è stato invece migrato in modalità “B – Aggiornamento”.

Vengono quindi riconosciuti i casi virtuosi in cui l’Ente ha optato per una scelta migliorativa rispetto a quella dichiarata in fase di candidatura.

Le amministrazioni coinvolte non dovranno risottomettere una nuova candidatura per far sì che il progetto venga considerato completato con successo.

La valutazione positiva dell’effettiva migrazione in modalità “B – Aggiornamentonon comporterà una variazione del contributo riconosciuto all’ente in fase di candidatura.

Le modalità di migrazione in cloud

La Strategia Cloud Italia prevede due modalità di migrazione:

  • A – Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT;
  • B – Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in cloud.

Nella modalità “A – Trasferimento”, la migrazione verso il cloud deve essere effettuata secondo una strategia Lift&Shift, conosciuta anche come rehosting, ovvero il passaggio completo dell’intero servizio su un hosting cloud, comprensivo di applicazioni e dati, senza alcuna modifica agli applicativi: l’esatta replica del servizio esistente ma in ambiente cloud.

La modalità “B – Aggiornamento”, invece, prevede che la migrazione del servizio dell’amministrazione sia effettuata con una delle seguenti strategie:

  • repurchase/replace, ovvero la migrazione verso una soluzione nativa in cloud;
  • replatform, nel caso venga effettuata la riorganizzazione dell’architettura applicativa;
  • re-architect, quando viene ripensata in maniera significativa l’architettura “core” di un applicativo in ottica cloud.

Cosa si intende per migrazione in modalità migliorativa

Gli Avvisi PA digitale 2026 richiedono il raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati in fase di candidatura per ottenere l’erogazione delle risorse. Con questa novità però gli Enti che avevano dichiarato di migrare un determinato servizio in modalità “A – Trasferimento”, ma che invece hanno optato per la modalità “B – Aggiornamento” avranno comunque la possibilità di superare positivamente la fase di asseverazione.

La novità riguarda quindi solo quelle situazione in cui le PA hanno scelto di procedere in una direzione migliorativa rispetto a quanto originariamente previsto durante la candidatura, e non comporterà una variazione del contributo concesso originariamente all’Ente.

I documenti con tutte le nuove linee guida

Potete consultare qui di seguito tutti i documenti da poco aggiornati:

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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